
Una figurina di un grande del baseball può valere molto di più di una maglietta di Diego Armando Maradona, addirittura della maglietta di una partita storica come quella dei quarti di finale della Coppa del Mondo 1986, contro l’Inghilterra. Quella della mano di Dio, ricordate? Quella che aveva quando ha segnato il gol del secolo. Una storia che racconterò tra poco.
Ora voglio spiegare bene la notizia sulla figurina.
Ieri è stata venduta a un’asta in Texas. L’ha comprata un anonimo appassionato per l’incredibile cifra di 12,6 milioni di dollari! Record storico per qualsiasi memorabilia.
Raffigura Mickey Mantle nel 1952, con tanto di autografo.
Mickey Mantle, la leggenda del baseball americano. Una sola squadra, i New York Yankees, per diciotto anni. Idolo dei tifosi, sette World Series vinte, una Triple Crown nel ’56. Migliore alla battuta (.353), negli home run (52), nelle RBis (la statistica che accredita un battitore per aver eseguito un gioco che consente di segnare un punto alla sua squadra). Un mito sul campo da gioco, molto meno nella vita privata.
Il primato di memorabilia più costosa apparteneva fino a ieri alla maglietta di Diego, venduta lo scorso aprile per 9,2 milioni di dollari. Una storia curiosa.

La partita era finita, Diego scambiava la maglia con Steve Hodge.
Quella maglia è ancora in casa dell’ex centrocampista inglese.
«Io e mia moglie ci siamo detti che sarebbe stata la nostra pensione. Ho guadagnato bene, ma rispetto ai giocatori di oggi ho guadagnato poco. E così su quella maglietta faccio affidamento… Ho pensato qualche volta di metterla all’asta, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo. Bussano alla porta della nostra casa, ci chiamano al telefono, ci vogliono alla radio o alla tv. Hanno scritto che avrei chiesto uno o due milioni di sterline per quella maglietta. La verità è che ogni volta che arriva un’offerta, tentenniamo e alla fine diciamo di no. Perché? Non lo so, forse perché ogni volta che guardo la maglietta mi dico: cavolo, questa è la maglia che indossò Maradona il giorno in cui segnò il gol più bello della storia del calcio. Sicuramente vale di più. E così alla fine dico di no. E quella maglia è ancora nel cassetto di casa mia. Signori, rassegnatevi, non è in vendita».
Per essere ancora più chiaro sul tema, Hodge ha titolato la sua autobiografia, uscita nel 2010: L’UOMO CON LA MAGLIETTA DI MARADONA. Lasciate ogni speranza o voi che pensate di poterla avere. (da Nel nome di Diego di Franco Esposito e Dario Torromeo, Absolutely Free Edizioni)
Così diceva e scriveva Hodge. Alla fine il coraggio di metterla all’asta l’ha trovato…