
Rileggendo alcuni appunti per un libro che sto scrivendo, mi sono trovato davanti alla programmazione radio/televisiva di un incontro di boxe.
17 aprile 1967, Emile Griffith vs Nino Benvenuti (mondiale pesi medi) al Madison Square Garden di New York.
Dal Corriere della Sera del 14 aprile 1967.
Televisione.
L’incontro comincerà martedì 18 aprile alle 4 (ora italiana). La Tv trasmetterà notiziari e servizi nei “telegiornali sport” di ogni sera (ore 19,45-19,55 sul “nazionale”) fino a lunedì 17; un servizio speciale di presentazione nella “domenica sportiva” (22,15 sul “nazionale”) il 16 aprile.
Trasmetterà infine, martedì sera alle 21,15 in “Sprint” (sul “nazionale”), il film dell’intero incontro.
Radio.
Radiocronaca diretta con inizio alle ore 4 italiane sul “nazionale”. Notizie e servizi, in seguito, nei giornali-radio delle 6,30 – 7,30 – 8,30 (secondo programma), delle 7- 8- 13 (“nazionale”) e in “radiosera”. Servizi prima del match: domenica 16 in “domenica sport” dalle ore 16 (secondo programma) collegamento con Haynes Falls, ritiro di Benvenuti; lunedì 17 con Nuova York alle ore 13 (“nazionale”) e in “radiosera” (19,30 sul “secondo”).
Nino ha scritto indimenticabili pagine nella storia del pugilato. Quel match non andò in diretta tv solo perché la RAI accolse il consiglio del governo di allora, spaventato dall’idea che una trasmissione alle 4 del mattino avrebbe portato a un clamoroso calo di presenze al lavoro quella mattina.
Diciotto milioni di italiani sentirono in diretta la radiocronaca di Paolo Valenti
Un tempo la reputazione era soltanto buona o cattiva, e quando si rischiava una cattiva reputazione (perché si faceva fallimento o perché ci dicevano cornuto) si arrivava a riscattarla col suicidio o col delitto d’onore. Naturalmente tutti aspiravano ad avere una buona reputazione. Ma da tempo il concetto di reputazione ha ceduto il posto a quello di notorietà. Conta essere “riconosciuto” dai propri simili, ma non nel senso del riconoscimento come stima o premio, bensì in quello più banale per cui, vedendoti per strada, gli altri possano dire “guarda, è proprio lui”. Il valore predominante è diventato l’apparire, e il modo più sicuro è apparire in televisione. E non è necessario essere Rita Levi Montalcini o Mario Monti, basta confessare in una trasmissione strappalacrime che il coniuge ti ha tradito. (Umberto Eco)
Gli specchi di solito sono utilizzati per verificare se la maschera è ancora in ordine.
(Jacques Wirion)
Meditate gente, meditate.