L’IBA è fuori dai Giochi, ma vuole decidere chi può parteciparvi…

L’International Boxing Association (IBA) ha emesso un comunicato ufficiale, con tanto di lista allegata. Nel testo sono indicati i pugili (uomini e donne) idonei a partecipare ai prossimi Giochi Europei che si terranno a Cracovia (Polonia) dal 21 giugno al 2 luglio. 
Una domanda. Anzi, più di una.
I Giochi Europei saranno organizzati dal Comitato Continentale del CIO. Il Comitato Olimpico Internazionale ha escluso totalmente l’IBA dalle qualificazioni per l’Olimpiade di Parigi 2024 e dall’organizzazione del torneo.
Fuori dai Giochi. Così è più chiaro?
Spetta dunque al CIO, nel caso specifico al suo Comitato Europeo, indicare i criteri di eleggibilità. E spetta alle Federazioni Nazionali (nel rispetto delle regole stabilite dal Comitato Europeo) scegliere con quali atleti partecipare.
Prendiamo l’Italia.
L’IBA ha indicato come eleggibili sei uomini e sei donne.
UOMINI
Federico Serra (51 kg)
Manuel Cappai (57 kg)
Gianluca Russo (63,5)
Salvatore Cavallaro (71 kg e 80 kg)
Abbes Aziz Mouhiidine (massimi)
Diego Lenzi (supermassimi).
DONNE
Roberta Bonatti (50 kg)
Olena Savchuk (54 kg)
Irma Testa (57 kg)
Alessia Mesiano (60 kg)
Assunta Canfora (66 kg)
Melissa Gemini (75 kg).


Perticolare imbarazzante. 
L’IBA ha pensato che tra gli azzurri ci fosse un solo Salvatore Cavallaro. Ma non si è fermata lì. Ha pensato che lo stesso potesse battersi sia nei 71 kg che negli 80 kg. 
In realtà, e l’Associazione dovrebbe saperlo, i Salvatore Cavallaro sono due e nessuno dei due combatte a 80 kg. 
Il primo boxa per le Fiamme Oro nella categoria dei 75 kg (ignorata dall’IBA), ha un record di 131-38-2 e 27 anni di età.
L’altro boxa per l’ASD Cavallaro Boxing Team nella categoria dei 71 kg, ha un record di 62-18-3 e 21 anni.
Gaffe a parte, le squadre italiane per le qualificazioni olimpiche le deciderà il direttore tecnico Emanuele Renzini, i criteri di eleggibilità li deciderà il Comitato Continentale Europeo del CIO.
L’IBA aveva già tentato questo tipo di approccio nel recente passato.
Adesso ha comunicato in modo ufficiale, nome per nome, quali pugili le Federazioni Nazionali possono (forse sarebbe più giusto dire devono) scegliere per partecipare a un torneo non organizzato dall’Associazione.
Un’altra domanda.
L’IBA nei giorni scorsi ha spedito una lettera a tutti gli arbitri e giudici che operano nei suoi eventi. Ha ricordato in modo perentorio che: “Le Federazioni Nazionali, i loro pugili, arbitri e giudici non possono in alcun modo partecipare ad alcun evento che non sia sotto il nostro controllo o preventivamente approvato dall’IBA”.
Ha poi chiesto a tutti gli ufficiali di gara se avessero dato la loro disponibilità al CIO.
È agitata perché non conosce i nomi, né il numero (da più fonti dicono siano novanta) di quegli ufficiali di gara . L’Associazione sta svolgendo una propria indagine, la lettera cui ho appena accennato ne è l’ultimo atto, ma al momento non ha ottenuto alcun risultato.
Nello stesso tempo detta criteri di eleggibilità per un torneo che per l’IBA non dovrebbe neppure esistere, perché non l’ha approvato e non ha dato alcun permesso a Federazioni Nazionali, pugili, arbitri e giudici di parteciparvi.
Tutto a posto, no?

Come sono fortunati gli attori: possono scegliere tra farsa e tragedia, tra il pianto e la risata! Nella vita questo non succede mai: la maggior parte di noi è forzata a interpretare una parte per la quale non è adatto.
(Oscar Wilde, Il delitto di Lord Arthur Savile, 1891)

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