Cash, due rinvii d’asta, forfait a tre giorni dal match. Non merita Signani

Il match era in programma sabato, oggi Felix Cash ha ufficialmente annunciato di non essere disponibile. Solo dopo precisa richiesta dell’EBU, è stata resa nota, a grandi linee, la causa: è malato o infortunato. L’europeo dei medi contro Matteo Signani si farà (forse) in un’altra data, in un giorno da destinarsi.
Una situazione imbarazzante, anche perché chiude una serie di infortuni del pugile britannico.
Il 10 dicembre 2022 supera a fatica Celso Neves, ai punti in 8 riprese. A fine match, Eddie Hearn annuncia una eliminatoria tra Cash e Austin Williams per conquistare il posto da sfidante della WBA.
Il 15 dicembre 2022 c’è l’asta per la difesa ufficiale dell’europeo Signani vs Cash. Matchroom fa pressioni sul suo pugile. Tenta di convincerlo a rinunciare a questo combattimento, per puntare direttamente sulla WBA. Cash insiste. Finisce male. Asta rinviata.
Il 22 dicembre 2022 ci sarebbe la nuova asta. Ma Cash e i suoi promoter ottengo un ulteriore rinvio al 10 gennaio 2023. “Termine ultimo e definitivo” mi dice al telefono la segretaria dell’ente europeo Enza Jacoponi.
L’asta si fa il 10 gennaio 2023, Matchroom se l’aggiudica e inserisce l’incontro come sottoclou di Joshua vs Franklin, 1 aprile 2023 alla 02 Arena di Londra. Cioè sabato.
Oggi, mercoledì 29 marzo 2023, l’annuncio che il combattimento è saltato per colpa di Felix Cash. Malattia dunque. Sorgono spontanee due domande: se così è, perché è stato necessario un sollecito da parte dell’European Boxing Union per conoscere i motivi del rinvio? Perché non è stato immediatamente presentato un certificato medico?
All’interno di Matchroom sembra che la situazione non sia serena. Cash ha causato un danno economico e di immagine.
Economico perché per tenere in piedi l’eliminatoria mondiale tra lui e Austin Williams, hanno ingaggiato il pugile statunitense, che è stato così inserito nel programma di sabato contro River Wilson-Bent. Primo esborso a vuoto. Sabato ci sarà l’americano, ma non Cash. Niente confronto a distanza.
Signani vs Cash era il sottoclou della serata. In sostituzione è stato messo velocemente in piedi un titolo Internazionale WBC dei mosca tra Galal Yafa (3-0) e Moises Calleros (36-10-1). Secondo extra non previsto nel budget iniziale.
Il danno di immagine viene dall’incapacità dimostrata da una promozione importante come Matchroom di gestire un pugile non certo di prima fascia come Cash.
A questo punto la Opi Since 82, tramite le parole di Alessandro Cherchi, ha chiesto chiarezza. Vuole conoscere date, cifre e penali nel caso la sfida Signani vs Cash fosse riproposta. Se una sola di queste componenti non fosse di loro gradimento, potrebbero prendere una strada diversa.
A giugno Matteo compirà 44 anni, sul tema pugilato non ha tempo da perdere.
Questi i fatti. C’è poi la questione morale/economica che riguarda il campione.
Chi ripagherà Signani dei giorni/mesi trascorsi passando da un sacrificio all’altro? Il peso, l’allenamento, il dolore, le privazioni. Quanto valgono? Chi lo risarcirà?
Felix Cash, ne sono quasi certo, entro lunedì presenterà il certificato medico richiesto per giustificare il forfait. Ma non cancellerà la situazione complessiva da lui creata. Due rinvii di asta, l’annullamento della sfida a poco più di tre giorni dal match sono una rarità anche nel travagliato mondo del pugilato.
Alessandro Cherchi ha saputo della cancellazione in tempo utile per rinunciare alla trasferta. Matteo Signani ha preferito andare. Passerà qualche giorno a Londra, andrà a vedere la riunione. Gli servirà per staccare dalla tensione accumulata, per tentare di cancellare la rabbia nei confronti di chi non ha considerato i suoi sforzi, la sua serietà.
La rinuncia a un match già definito è un inconveniente che nel pugilato accade, meno frequenti le cancellazioni a tre giorni dalla sfida. Ancora più raro il perpetuarsi di negligenze da parte dello stesso pugile in così breve tempo. Non so se Felix Cash alla fine riuscirà a farlo questo europeo. Tutti, bookmaker e ambiente britannico soprattutto, erano certi che avrebbe sconfitto agevolmente Signani. Io penso che non meriti di affrontare Matteo. C’è troppa differenza di stile tra i due, soprattutto fuori dal ring.

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