
Il Comitato Olimpico Internazionale ha letto l’ultima dichiarazione ufficiale dell’International Boxing Association (“Pugili e giudici non parteciperanno ad alcun evento che non sia sotto il nostro controllo”), ha fatto un riepilogo delle puntate precedenti e ha mosso un altro passo in avanti verso la cancellazione della boxe dal programma olimpico.
A cominciare da Parigi 2024.
Per l’edizione francese dei Giochi, l’IBA era già stata esautorata. Il torneo di pugilato si sarebbe svolto sotto la responsabilità di una Task Force designata dallo stesso CIO e con criteri di qualificazioni stabiliti dal Comitato.

Ora il CIO ha messo in fila le recenti manchevolezze:
1. Rinnovo del contratto con la Gazprom
2. Riammissione di Russia e Bielorussia
3. Mancato rinnovamento del governo sportivo
4. Mancato rispetto della sentenza del TAS di Losanna
5. Gestione non corretta del Congresso
6. Dichiarazioni non ispirate a uno spirito di collaborazione (“Il CIO non ha il diritto di imporci come vivere. Nessun’altra organizzazione dovrebbe interferire o intromettersi negli affari della nostra associazione. L’International Boxing Association è indipendente”).

Il CIO ha messo assime il tutto e ha emesso un comunicato (riportato dal sito insidethegames).
“Il recente Congresso IBA ha dimostrato ancora una volta che l’IBA non ha un reale interesse per lo sport del pugilato e dei pugili, ma è interessata solo al proprio potere. Le decisioni e le discussioni per tenere i pugili lontani dalle qualificazioni olimpiche e dai Giochi Olimpici non possono essere interpretate diversamente. È anche diventato chiaro di nuovo che l’IBA vuole distrarre dai propri gravi problemi di governance puntando al passato, che è stato analizzato dal CIO già nel 2019. Non c’è la volontà di capire i veri problemi, anzi: l’estensione del contratto di sponsorizzazione con Gazprom come unico sponsor principale dell’Iba rafforza le preoccupazioni, che il Cio ha espresso più e più volte dal 2019. Questo annuncio conferma che IBA continuerà a dipendere da una società ampiamente controllata dal governo russo. Le preoccupazioni includono anche la recente gestione della decisione del TAS che non ha portato a nuove elezioni presidenziali, ma solo a un voto per non tenere le elezioni. Il CIO dovrà tenere conto di tutto ciò quando prenderà ulteriori decisioni, che potrebbero, dopo questi ultimi sviluppi, includere la cancellazione del pugilato per i Giochi Olimpici di Parigi 2024“.

Non ci sono nuovi fatti, solo una dichiarazione di intenti da parte dell’IBA, fermamente intenzionata a entrare in conflitto, piuttosto che adeguarsi ai principi dell’Ente che governa lo sport olimpico mondiale. La stessa IBA che pretende rispetto assoluto dalle Federazioni Nazionali, nega ufficialmente il ruolo del CIO.
Come ho già ripetuto più volte, ogni giorno si fa un altro piccolo/grande passo verso la cancellazione del pugilato dalle Olimpiadi.

Si va verso una resa dei conti. Le Federazioni pugilistiche mondiali dovranno dire chi sta con chi. Tenendo bene a mente che chi sceglie l’IBA si negherà per sempre la possibilità di disputare un’Olimpiade. L’Italia, anche se non ufficialmente, ha chiarito i suoi intenti. Con il CIO, senza se e senza ma. Le altre? Presto sapremo.
