
Irma Testa sarà l’unica azzurra in finale, affronterà l’irlandese Michaela Wlash (sorella di AIdan, peso welter che si è guadagnato il pass per Tokyo al Torneo di Francia):
C’è un termine che i bookmaker di Las Vegas usano quando va in scena un match il cui esito è fin troppo scontato e loro non accettano scommesse, scrivono exibition. E la sfida della campionessa di Torre Annunziata contro la rumena Maria Nechita è stata proprio così, un’esibizione. Un modo per consentire a chi ama la boxe di ammirare ancora una volta il modo con cui l’azzurra si toglie dal furore agonistico dell’avversaria, di come riesce a sgusciare via leggera e impalpabile ai colpi che la ragazza che le sta davanti prova a tirarle. Di vederla rientrare con veloci uno-due, con diretti sinistri, a tratti con il gancio destro, in un paio di occasioni mi è parso addirittura di vedere altrettanti montanti, roba rara da queste parti.
La Testa è in finale e va a chiudere un torneo per lei, e per il gruppo femminile, davvero esaltante. I pugni delle donne sanno pungere più di quegli degli uomini.
E non solo sul ring, ma anche nella vita.
Ce lo insegna Charly-Sian Davison, il peso mosca che ha sconfitto una brava e combattiva Giordana Sorrentino. Una lungona che usa assai bene le sue leve infinite, una mancina che sa gestire i tempi di attacco. Come sa gestire le sue convulse giornate. È andata alle qualificazioni con un sogno, per realizzarlo ha scommesso su sé stessa.
Ha 26 anni. Da giovanissima ha vinto l’europeo youth e l’argento ai mondiali giovanili. Poi, ha avuto il primo figlio. Accadeva sette anni fa. Si è ritirata, ha lasciato il pugilato. Ha avuto un secondo figlio cinque anni fa, un altro tre anni fa. In casa a lavorare per loro, per poi a portarli a scuola o all’asilo. Mamma di tre bambini ha sentito dentro il cuore la voglia di riprovarci. È andata in palestra, ha fatto incredibili sacrifici per tenere in piedi famiglia, prole e sport. Ha scoperto che la passione era rimasta intatta.
Sette anni dopo l’abbandono è tornata a combattere, si è guadagnata un posto nella squadra britannica per le selezioni della zona europea. Domani combatte per l’oro.
Il sogno di volare a Tokyo è stato realizzato.
Brava Giordana Sorrentino, doveva fare pressione e l’ha fatta, cercando, e spesso riuscendo, a passare sotto il jab della britannica, non altrettanto rapida nello scaricare i colpi una volta raggiunta la corta distanza. Bene comunque, obiettivo centrato. Il biglietto per il Giappone lo aveva già in tasca.
Niente finale neppure per Angela Carini. Match incerto, sul filo dell’equilibrio nel primo round (io avevo avanti l’azzurra), deciso da non più di un paio di diretti in favore della 35enne tedesca Nadine Apetz il secondo, chiaramente per l’italiana il terzo. Quattro giudici per la tedesca. Sconfitta che avrebbe potuto non esserci, ma non certo uno scandalo, per la Carini che ha chiuso il torneo con una prova meno brillante della precedente esibizione. Applausi, in ogni caso.
SEMIFINALI DONNE: Mosca (51 kg) Davison (Gran Bretagna) b. Sorrentino (Italia) 5-0; piuma (57 kg) Testa (Italia) b. Nechita (Romania) 5-0; welter (69 kg) Apetz (Germania) b. Carini (Italia) 4-1.
FINALE DONNE – Piuma (57 kg, oggi ore 18) Irma Testa (Italia) vs Michaela Walsh (Irlanda del Nord)
TELEVISIONE – Gli incntri potranno essere visti in streaming sul Canale Olimpico: https://olympics.com/en/olympic-channel.
Gent.mo Dottore Torromeo,
mi scusi per il commento ‘non attinente’, ma non saprei come altrimenti contattarla.
Cerco da tempo un libro letto anni fa (Mondadori,una raccolta di racconti con tema comune lo sport: boxe, football).
Non ricordo titolo e nome dell’autore… ricordo solo che fosse americano (un autore ‘minore’).
Una sola cosa certa:la copertina: il celeberrimo quadro di George Bellows dal titolo “Dempsey and Firpo” – http://collection.whitney.org/object/214 .
Esattamente la stessa opera utilizzata di recente per il romanzo ‘Il principe del mondo’ di Antonio Monda.
Mi aiuterebbe ad identificarlo?
Tutti i tentativi di ricerca sono stati vani sino ad ora…
Solo Lei, con la profonda conoscenza che la caratterizza può aiutarmi.
Quella copertina e’ originale e non confondibile.
La ringrazio infinitamente.
Antonio Rubino
Ci ho provato, mi creda. Ma è davvero difficile. Lei indica una copertina e un argomento molto generale, oltre alla casa editrice. Elementi con cui neppure Maigret o Montalbano riuscirebbero a risolvere l’enigma. Mi dispiace. Cordiali saluti. Dario Torromeo