I qualificati per Tokyo 2020, hanno già il pass per il 2021

Come era prevedibile, l’Olimpiade (che continuerà a chiamarsi Tokyo 2020) è stata rinviata alla prossima estate.
Si disputerà dal 23 luglio all’8 agosto 2021.
La notizia del giorno è offerta ancora una volta dal CIO, in accordo con le 33 Federazioni Internazionale coinvolte nei Giochi.
Chi ha ottenuto la qualificazione, conserverà il diritto di partecipazione anche il prossimo anno. Si tratta di circa 6.200 atleti, il 56% del totale. Gli altri dovranno guadagnarsi il pass attraverso le qualificazioni che si svolgeranno nei sedici mesi che ci separano dall’evento.
Decisione giusta da un lato, discutibile da un altro.
Giusto che chi si è allenato, ha lottato, per poi conquistare il diritto alla partecipazione, sia premiato. Ma è anche vero che il valore espresso sino a gennaio 2020, non sarà in molti casi paragonabile a quello che si avrà nel luglio 2021.
E poi ci sono criteri di ammissione che prevedono il congelamento della classifica mondiale a una certa data. Con sedici mesi di differenza tra qualificazioni e gare, ha ancora un senso?
La scelta è stata probabilmente fatta anche per una necessità di calendario. Programmare le qualificazioni per meno di 5.000 atleti è diverso che farlo per 11.000. Il tempo a disposizione non è molto. Al momento non si sa quando la pandemia da coronavirus lascerà spazi alla vita normale, quindi anche allo sport agonistico.
Gli atleti che andranno ad allenarsi per i posti mancanti saranno reduci da isolamenti forzati, diminuita continuità di preparazione, stress psicofisico e timori sul loro futuro. Molti infatti sono dilettanti a tutto tondo, la crisi economica che travolgerà il mondo dopo la pandemia potrebbe essere devastante.
E visto che siamo in tema di soldi, mi sembra giusto sottolineare come le autorità giapponesi abbiano appena fatto la madre di tutte le domande: chi pagherà i costi ulteriori per lo slittamento dei Giochi al prossimo anno?
Loro vorrebbero che fosse il Comitato Olimpico Internazionale. Ho forti dubbi in proposito.
Alcuni economisti giapponesi hanno calcolato che il budget finale per la città di Tokyo dovrebbe essere attorno ai 25 miliardi di dollari, il doppio rispetto al piano finanziario iniziale. In aggiunta ci sono problemi logistici da risolvere: spostamento di sedi gara, ricollocazione delle prenotazioni alberghiere, modifica del centro stampa, contrattazione con i nuovi proprietari dei cinquemila appartamenti che avrebbero dovuto essere destinati al Villaggio Olimpico, gestione delle 50.000 camere d’albergo già prenotate, prevedibile diminuzione del flusso turistico rispetto ai 10 milioni di visitatori previsti per questa estate. Tutto questo dovrebbe comportare un nuovo esborso tra i 2,7 e i 5,7 miliardi di dollari.
E poi ci sono i biglietti per le gare. Il Comitato Organizzatore ha già informato che saranno validi anche per i Giochi del prossimo anno e a coloro che non potranno assistere sarà rimborsato il costo d’acquisto.
Insomma, rinvio giusto. Ma i problemi restano enormi.
Una nota a margine per gli appassionati di pugilato.
Il torneo dovrebbe cominciare il 24 luglio 2021, alle 14:30 del pomeriggio, con quattro categorie di peso: 57 kg donne; 69 kg uomini, 81 kg uomini per i trentaduesimi. Nei 91 kg uomini si disputeranno invece i sedicesimi. Chiusura con le finale io giorno 8 agosto.

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