Un pugile deve privarsi dei lussi della vita, se vuole diventare grande.
Un ricco dalla nascita non ce la potrà mai fare.
(Mike Tyson)
Cinque articoli per raccontare l’anno che verrà di altrettanti protagonisti tra gli attuali pesi massimi: Deontay Wilder, Anthony Joshua,
Tyson Fury, Oleksander Usyk ed Andy Ruiz jr.
Il 2020 dei pesi massimi 5) fine
Tutti lo vogliono, nessuno lo trova.
Poi, improvvisamente Andy Ruiz jr torna a farsi sentire. E lo fa come si usa fare oggi, attraverso i social network. Pubblica sul suo profilo Instagram un messaggio per i tifosi: “Chi vorreste che incontrassi quest’anno?“. E loro rispondono senza troppa fantasia: Wilder, Tyson Fury, Whyte, Ortiz…. Alla fine comunque i like sono quasi 130.000. Ma in quanto a fatti concreti, ovviamente, siamo ancora a quota zero.
Dopo la sconfitta subita in Arabia Saudita, Eddie Hearn gli ha proposto un match, con compenso a sette cifre (ovvero a partire da un milione di euro) per il 28 marzo contro Dillian Whyte. Il boss di Matchroom sta cercando un nome importante più che un forte rivale per il suo pugile. L’ultima esibizione di Whyte il 7 dicembre scorso, contro un imbarazzante quarantenne: il polacco Wach, non è stata certo entusiasmante.
Il peso massimo britannico, assolto dalla UKAD e scagionato dalle accuse di doping, ora deve fare il secondo passo: riguadagnare un minimo di credibilità. È il campione ad interim e numero 1 del WBC, ma opporlo a Deontay WIlder o Tyson Fury sarebbe al momento un’autentica follia.
Ruiz jr non può certo combattere tra due mesi. Tornerà in palestra, forse, a metà febbraio. Più probabilmente a inizio marzo. E non si sa ancora chi sarà ad allenarlo. Manny Robles dice che non parla più con lui dalla notte della sconfitta contro Anthony Joshua.
Intanto continuano a circolare nomi da opporgli al rientro che sarà, se ci sarà, molto probabilmente a giugno.
Dominic Brezeale, Gerald Washington, Alan Kownacki.
Pesi massimi fuori dall’area dei protagonisti o speranze a caccia di un buon nome da mettere ko. È triste che l’uomo in grado di segnare appena sette mesi fa una delle più grandi sorprese nella storia della boxe, sia così rapidamente uscito dal primo livello della categoria.
Se propio volesse prendersela con qualcuno, Andy Ruiz jr dovrebbe farlo con se stesso. Si è allenato poco e male per la rivincita contro Anthony Joshua. Si è presentato sul ring a 128,500, oltre sette chili in più della prima sfida. Qualcuno che lo ha visto di recente ha detto che attualmente sfiora i 170 chili! Non credo che partendo da queste basi sia il caso di parlare di rientro a breve scadenza.
Perso il titolo, ha acquisito una nuova posizione nelle classifiche: 7 per il WBC, 4 per la WBO, 5 per WBA e IBF. È ancora nella Top Ten, ma se non cambierà marcia, se non ritroverà in fretta la voglia di tornare in palestra, se non la smetterà di dilapidare i 19 milioni di dollari guadagnati nelle due sfide contro AJ, ci troveremo davanti all’ennesimo patetico caso di un re per una notte che non ha saputo reggere alla pressione di un’accoppiata devastante: popolarità&ricchezza improvvise.
Il Rocky Messicano sta già diventando un ricordo sfumato.
ANDY RUIZ JR
Età: 30 anni (Imperial, Stati Uniti, 11 settembre 1989)
Record: 33-2-0 (22 ko, 62,86%)
Debutto: 28 marzo 2009 (+ kot 5 Felipe Romero)
Ultimo match: 7 dicembre 2019 (- UD 12 Anthony Joshua)
Altezza: 1.88
Peso ultimo match: 128,500 kg
Titolo: –
Percentuali vittoria: vs Deontay Wilder 30 %; vs Tyson Fury 40%; vs Anthony Joshua 35%; vs Olexander Usyk jr 40%
Le precedenti puntate (Deontay Wilder, Tyson Fury, Anthony Joshua e Olexsandr Usyk) sono state pubblicate il 12, 13, 14 e 15 gennaio: