Sono salito sul ring deciso a tirare fuori la belva che è in me.
(Mike Tyson)
Cinque articoli per raccontare l’anno che verrà di altrettanti protagonisti tra gli attuali pesi massimi: Deontay Wilder, Anthony Joshua,
Tyson Fury, Oleksander Usyk ed Andy Ruiz jr.
Il 2020 dei pesi massimi 4) continua
Anno 2008, Olimpiade di Pechino.
17 agosto.
Clemente Russo batte Olexsander Usyk.
22 agosto.
Clemente Russo batte Deontay Wilder e va in finale.
Undici anni dopo molte cose sono cambiate. Wilder è il campione del mondo del WBC e Usyk è l’uomo nuovo dei pesi massimi. Russo continua la sua avventura tra i dilettanti, cercando un posto per Tokyo 2020 in una categoria che non gli appartiene, quella dei supermassimi.
Usyk è stato uno dei più grandi massimi leggeri di sempre, l’unico a unificare le quattro cinture: WBC, WBA, IBF, WBO. A 32 anni ha deciso di andare a cercare maggiori soddisfazioni e, soprattutto più soldi, facendo un salto in avanti.
Mancino, veloce di braccia, capace di reggere un ritmo alto per tutte e dodici le riprese, sinistro pesante, personalità. Ha tutte le caratteristiche per essere un grande pugile, non so quanto possa esserlo tra i massimi.
Alto 1.90, peso appena sopra i 97 chili. Appare piccolo per una categoria che schiera Tyson Fury (2.06 per 116 kg), Anthony Joshua (1.98 per 108 kg) e Deontay Wilder (2.01 per 100 kg). Il suo esordio tra i colossi non è stato entusiasmante.
Il 12 ottobre dello scorso anno ha affrontato Chazz Whiterspoon a Chicago. Un rimpiazzo dell’ultimo momento, Tyrone Spong (14-0, 13 ko) si era dovuto fare da parte dopo essere stato trovato positivo a un test antidoping. Un trentottenne con un record di 38-4-0, 27 ko, ma due soli match negli ultimi tre anni. Un uomo comunque pesante, 1.93 per quasi 110 chili. A Usyk sono state necessarie 7 riprese prima di chiudere un match non esaltante.
Il passo è lungo. Tra i massimi leggeri l’ucraino ha sconfitto Michael Hunter, Marco Huck, Mairis Briedis, Murat Gassaiev e Tony Bellew. Il meglio di quanto offrisse il panorama pugilistico. Ma la categoria più pesante resta ancora un’incognita per lui.
Calciatore fino a 15 anni con la squadra della sua città, Simferopol, ha poi scelto la boxe: partito dai pesi medi è ora arrivato ai massimi. Una lunga carriera da dilettante (335-15-0) coronata da un titolo mondiale nel 2011 e un oro olimpico nel 2012.
Una moglie, Kateryna, e tre figli. La voglia di affrontare nuove avventure.
La World Boxing Organizzation lo pone al numero 1 nella classifica di dicembre 2019. È lo sfidante ufficiale di Anthony Joshua. Il match, se ci sarà, si farà nella seconda metà dell’anno. Due le alternative per Usyk.
La WBO toglie il titolo a AJ e nomina Usyk e Joseph Parker co-sfidanti. L’incontro potrebbe svolgersi entro giugno, ma la parte neozelandese ha grandi pretese. “Vogliamo una divisione degli introiti proporzionale al peso promozionale dei due pugili: 70% Parker, 30% Usyk. Il nostro uomo ha battuto Andy Ruiz jr, ha riempito la 02 Arena di Londra nel match contro Anthony Joshua. Lui è all’esordio nella categoria” ha detto David Higgins, il manager di Parker. Difficile che la trattativa possa trovare uno sblocco felice se i termini del discorso rimarranno questi.
E allora ecco tornare l’ipotesi Dereck Chisora (numero 9 della WBO). Eddie Hearn ha detto che vorrebbe mettere su il match il 7 marzo alla Manchester Arena. L’opposizione del clan di Parker (che il 29 febbraio combatterà a Frisco in Texas nel programma di Mickey Garcia vs Jessie Vargas) sarà dura. Vedremo.
Olexander Usyk ha 32 anni e una lunga carriera alle spalle. Vuole fare in fretta.
OLEKSANDR USYK
Età: 32 anni (Simferopol, Crimea, 17 gennaio 1987)
Record: 17-0 (13 ko, 76,47%)
Debutto: 5 ottobre 2013 (+ kot 5 Felipe Romero)
Ultimo match: 12 ottobre 2019 (+ kot7 Chazz Whiterspoon)
Altezza: 1.90
Peso ultimo match: 97,300 kg
Titolo: –
Percentuali vittoria: vs Deontay Wilder 40 %; vs Tyson Fury 45%; vs Anthony Joshua 45%; vs Andy Ruiz jr 60%
Le precedenti puntate (Deontay Wilder, Tyson Fury ed Anthony Joshua) sono state pubblicate il 12, 13 e 14 gennaio:
Bravissimo Dario Torromeo,
anzi tutto le faccio i complimenti per come scrive: non ho mai veramente seguito il pugilato ma devo dire che con la sua carismatica scrittura lo riesce a rendere interessante anche per chi non ci capisce niente!
Riguardo a quest’ultimo post, credo abbia fatto un errore verso la fine quando ricapitola i dati di Usyk chiamandolo Joshua.
Complimenti ancora per l’intrigante scrittura, la leggo anche per imparare.
Cordialmente Alberto
Gentile signor Nicoli, La ringrazio per la segnalazione (ho corretto l’errore) e per le belle parole. A presto e continui a seguirmi…