
Sette Federazioni Nazionali sono state sospese per avere violato le regole dello Statuto IBA.
Quattro (Nuova Zelanda, Germania, Svezia e Olanda) per avere aderito alla World Boxing, definita dall’International Boxing Association: “federazione canaglia”.
La Repubblica Ceca per avere organizzato il torneo internazionale “Grand Prix”, consentendo la partecipazione di pugili provenienti da USA Boxing.
“A partire dal 26 aprile 2023, USA Boxing ha revocato la propria appartenenza all’IBA, privando così i propri atleti, allenatori e funzionari di prendere parte a qualsiasi evento IBA” (si legge nel comunicato IBA).
Sospese anche le Federazioni di Liberia, Guinea Equatoriale, Islanda e Irlanda, per non avere fornito rapporti annuali all’IBA.Dopo il provvedimento, le ultime due hanno presentato la documentazione e sono state reintegrate.
L’Associazione ha precisato che i pugili delle nazioni sotto sospensione potranno partecipare ai tornei organizzati dall’IBA, registrandosi direttamente tramite il dipartimento sportivo dell’Associazione.
Sabato 27, a Roma, si terrà il Consiglio Federale.
In un comunicato ufficiale, il presidente della FPI Flavio D’Ambrosi, riferendosi alla gestione di arbitri e giudici IBA ai recenti mondiali, ha scritto: “Forse è giunto il momento che questa Federazione ed il movimento pugilistico italiano traggano le giuste conclusioni su questo operato. Siamo stanchi di continui ribaltamenti di verdetti e siamo stanchi del mancato rispetto delle fatiche dei nostri atleti“.