
Gira a destra.
Gira a sinistra.
Saltella.
Schiva.
Sgambetta.
Aziz Abbes Mouhiidine prende uno/due colpi in tre round e va in semifinale, assicurandosi 50.000 dollari di un premio destinato a crescere.
Forse avrebbe potuto mettere qualche colpo in più, avrebbe potuto centrare di incontro il tagiko che avanzava esponendosi ai diretti dell’avversario con la faccia totalmente scoperta, avrebbe potuto tirare pugni solidi, concreti. Avrebbe potuto fare tante cose e invece si è accontentato.
Davlat Boltaev, 24enne che viene dalle arti marziali e boxa anche da professionista, non era un avversario di grande spessore, non poteva impensierirlo. C’era spazio e sicurezza per fare di più.
Lui dirà, sono in semifinale cosa diavolo volete?.
Vero, impossibile smentirlo. È la realtà.
Forse sono io ad essere incontentabile. Il fatto è che mi ricordavo un altro pugile. Negli ultimi Mondiali, a Belgrado nel 2021, mi aveva conquistato per costanza di rendimento e abilità pugilistica. Solidità e coraggio. Qui a Tashkent mi ha ricordato invece il pugile degli Europei. Bravo, vincitore, ma senza mai regalare l’immagine di una boxe solida e pericolosa (oggi lo streaming dell’IBA ha faticato a trovare un paio di spezzoni da mostrare in replay nel corso delle tre riprese).
Mouhiidine cresce in sicurezza. E questo è un bene, soprattutto se gli permette di affrontare qualsiasi ostacolo senza remore e con la consapevolezza di poterne uscire vincitore. Ma può anche essere un male se lo rende eccessivamente sicuro di sè stesso. Nel momento stesso in cui capisce di essere davvero il più forte, si dedica all’esibizione della sua bravura. Sono il più abile, guarda quanto sono veloce, guarda come schivo, guarda come riesco con il gioco di gambe a levarmi dalle sue traiettorie, guarda come ti faccio andare a vuoto. Sì, un’esaltazione della difesa. Ma qualche colpo in più, non ci starebbe male. Per carità, Aziz Abbes Mouhiidine è bravo, può vincere l’oro (lo dico dalla vigilia del Mondiale). Ma mi rimarrò sempre dell’idea che potrebbe fare di più.
Lo rivedremo sul ring mercoledì 12 contro l’armeno Narek Manasyan, in palio la finale.
RISULTATI
10 MAGGIO
Quarti. (92 kg) Mouhiidine b Bultaev (TJK) p. 3 (5-0)
9 MAGGIO
Ottavi. (75 kg). Akilov (Ung) b Cavallaro p. 3 (5-0; 30-27, 29-28, 30-27, 29-28, 30-27)
8 MAGGIO
Ottavi.(92 kg) Mouhiidine b Castillo Torres Ecu) p. 3 (4-1, 28-29, 30-27, 29-28, 29-28, 30-27).
7 MAGGIO
Sedicesimi. (75 kg)Cavallaro b Kazimzade (Aze) kot 2 dopo 2:44.
5 MAGGIO
Sedicesimi. (57 kg.) Barreras (Mex) b Baldassi p. 3Sedicesimi. (92 Kg) Mouhiidine b Oralbay (Kaz) p. 3 (4-0; 29-28, 30-27, 30-27, 30-27, 28-28)
4 MAGGIO
Trentaduesimi. (51 Kg) Makhmetov (Brn) b Camiolo split decision, p. 3
Sedicesimi. (+92 Kg) Arzola Lopez (Cuba) b Lenzi p. 3 (30-27, 30-27, 30-27, 30-26, 29-28).
3 MAGGIO
Sedicesimi. (60 kg) Hamout (Mar) b Iozia split decision 3.
1 MAGGIO
Trentaduesimi. (57 kg) Baldassi b Labidi (Fra) p. 3 (29-27, 27-29, 26-30, 28-28, 29-27. 4-3 dopo l’intervento della commissione di revisione)
Trentaduesimi. (60 kg) Iozia b Tuniyev (Blr) p. 3 (4-1. 29-28, 28-29, 29-28, 29-28, 29-28)
PROGRAMMA
12 Semifinale.(92 kg) Mouhiidine vs Manasyan (Arm)
TELEVISIONE
Per vedere i match, collegamento streaming sul sito ufficiale dell’IBA (iba.sport).
L’ITALIA
51 kg
Alessio Camiolo (Fiamme Oro)
57 kg
Michele Baldassi (Fiamme Azzurre)
60 kg
Francesco Iozia (Eagle)
75 kg
Salvatore Cavallaro (Fiamme Oro)
92 kg
Aziz Abbes Mouhiidine (Fiamme Oro)
+ 92
Diego Lenzi (Alto Reno)