
Cosa deve ancora accadere prima che il mondo sportivo si accorga del caos all’interno del pugilato dilettantistico?
L’International Boxing Association (IBA) lancia l’ennesimo attacco, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) continua a non prendere posizione, la neonata World Boxing in pratica è muta, cieca e sorda. Almeno a livello di comunicazione.
Oggi l’IBA ha ricordato di avere avvisato a inizio mese la Czech Boxing Association (ČBA), organizzatrice del Grand Prix maschile e femminile, di non accettare la partecipazione degli Stati Uniti al torneo.
Il 26 aprile USA Boxing si è ritirata dall’IBA (ex AIBA) di cui faceva parte come membro fondatore sin dalla sua costituzione nel 1946. Come risposta, l’Associazione ha annunciato che pugili, allenatori, dirigenti, arbitri e giudici statunitensi da quel momento non avrebbero più potuto partecipare a qualsiasi competizione da lei gestita.
La CBA ha consentito la partecipazione degli USA.
L’IBA ha allora chiesto alle Federazioni Nazionali iscritte di non partecipare al torneo. Ad eccezione di Francia, Brasile e Polonia, sono tutte rimaste in gara.
Piccola parentesi: la Polonia ha boicottato il Mondiale maschile in corso in Uzbekistan aderendo alla protesta di altre dieci Federazioni Nazionali contro l’IBA. In cartellone c’era un solo pugile polacco, il 67 kg Oliver Oskar Szolt eliminato al primo turno. Non in rappresentanza della sua FN, ma a titolo individuale con spese pagate dall’IBA stessa.
Non essendo stata ascoltata, l’Associazione ha denunciato la FN della Repubblica Ceca e tutte le nazioni partecipanti al Grand Prix alla Boxing Independent Integrity Unit per comportamento contrario alle regole IBA.
La stessa Associazione recentemente aveva emesso un comunicato ufficiale in cui indicava i pugili (uomini e donne) idonei a partecipare ai prossimi Giochi Europei. Torneo organizzato dal Comitato Olimpico europeo e valido come qualificazione per i Giochi di Parigi 24. Competizione da cui l’IBA è stata totalmente estromessa sia in fase di approccio che in fase di gestione finale.
Cosa accadrà in occasione di quei Giochi (Cracovia, 21 giugno/2 luglio) validi come qualificazione per Parigi ’24?
Quando si deciderà il CIO a dire qualcosa?
La boxe dilettantistica è da tempo in pieno caos.
L’impressione è che una parte di questo mondo, attirata da soldi e privilegi, stia con l’IBA. Un’altra, al momento in minoranza, abbia forza politica ma poco spazio per controbattere.
Il soggetto che dovrebbe assegnare le parti nella commedia, tace.
Andiamo verso Giochi Olimpici per poche nazioni?
O, peggio, procediamo verso il burrone di Olimpiadi senza alcun pugile?
Sono tutti colpevoli.
Indovinate un po’ chi pagherà alla fine?