Caos nei massimi, torna di moda la possibilità di una sfida Fury vs Joshua

Olexsandr Usyk vs Tyson Fury, 29 aprile a Wembley, Londra.
Sembrava fatta. Non si fa più.
Fury chiede il 70% degli introiti.
Usyk accetta.
Usyk chiede che nel contratto sia inserita la clausola della rivincita.
Fury accetta.
Ma il match non si fa.
Le due parti si scambiano la colpa per il fallimento della trattativa.
Fury accusa Usyk di scappare.
“Non sei mai stato abbastanza uomo da affrontare Gypsy King, mai nella tua vita. Piccolo codardo di 89 chili!”.
Il promotore di Usyk, Alex Krassyuk risponde.
“Il nostro gruppo ha disperatamente cercato un compromesso, in realtà Fury non ha mai voluto l’accordo”.
Comunque la si prenda, finisce male.
“Ho parlato con Frank (Warren, ndr), ed entrambi abbiamo ammesso che il match è saltato” ha concluso Krassyuk.
Voci raccolte in ambiente britannico sospettano un altro motivo come causa del fallimento della riunificazione del mondiale massimi.
Alla base di tutto ci sarebbe una grossa offerta dell’Arabia Saudita per un match a Gedda, a fine anno (novembre o dicembre). Vedremo.
C’è un’altra voce che cresce ogni ora di più.
Eddie Hearn è pronto a chiamare Frank Warren. Se le cose andranno come lui pensa, dopo il 1° aprile potrà mettere in piedi la trattativa per il mega scontro tra Tyson Fury e Anthony Joshua. Prima il suo pugile (33 anni, 24-3-0 con 22 ko) dovrà sconfiggere alla 02 Arena di Londra l’americano Jermaine Franklin (21-1-0, 14 k0), cosa assai probabile. Poi potrà cominciare a lavorare per quello che sarebbe un evento con incassi mostruosi. E questo sarà un compito più difficile.
L’unico vantaggio della trattativa Hearn/Warren è che Fury (33-0-1, 24 ko) non è legato da alcun obbligo con il WBC di cui è il campione, avendo sostenuto la difesa volontaria contro Dillian Whyte lo scorso aprile.
Meno chiara la situazione di Usyk, pugile con due difetti. È bravo e non fa scattare affari giganteschi. Chi lo affronta rischia senza mettere al sicuro la sua vita e quella dei familiari.
Prima opzione in ordine temporale, la difesa contro lo sfidante ufficiale della WBA. Daniel Dubois (19-1-0, 18 ko) è il campione lineare. È il più giovane dei pesi massimi che vanno per la maggiore, ha 25 anni. Ha perso contro Joe Joyce, nell’ultimo match contro Kenny Lerena è stato contato tre volte nel round iniziale. Non è un fulmine di guerra e non entusiasma eventuali finanziatori.
Seconda opzione. Filip Hrgovic (15-0, 12 ko), sfidante ufficiale per l’IBF. Trent’anni e nessun richiamo positivo. Né per spettacolarità della sua boxe, né per eventuali sponsor.
Terza opzione, al momento la più intrigante nonostante i 37 anni del protagonista coinvolto. Joe Joyce (15-0, 14 ko) ha battuto Parker, Takam, Hammer e lo stesso Dubois. Il 15 aprile a Londra affronterà il gigante cinese Whilei Zhang (24-1-1, 19 ko), poi si vedrà.


Un pensiero su “Caos nei massimi, torna di moda la possibilità di una sfida Fury vs Joshua

  1. Lo show business che era la conseguenza adesso è diventato il motore principale che ci siano o no pugili all’altezza, si prende tutto pur di ” show must go on”…,e per favore non chiamiamolo più Tyson, ridicolizziamo ancora di più una situazione che è già irreparabile

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