
Pietro Rossetti (17-1-0, 8 ko, nella foto è al centro, tra Mattioli alla sua destra e Ascani) è a Parigi. In vacanza, riposo meritato dopo la brillante vittoria per ko 2 contro Mohamed Kani (21-3-0), a cui ha tolto il titolo EU dei pesi welter.
Ho scambiato qualche parola con uno dei suoi coach, Italo Mattioli. L’altro è Gigi Ascani. Entrambi sono titolari del Team Boxe Roma XI alla Montagnola (Roma).
Italo, stavolta avete proprio esagerato…
(ride) “Pietro è stato perfetto, non ha sbagliato nulla”.
Sempre avanti, sempre all’attacco.
“Era la tattica che avevamo studiato. Doveva pressarlo e non mollarlo mai”.
Il campione è andato giù anche nel primo round.
“I ganci e i montanti di Pietro fanno male”.
Nella seconda ripresa la conclusione.
“È stato bravo a tenere il ritmo alto, preciso nelle combinazioni”.
E adesso?
“Adesso che abbiamo portato il titolo a casa, dobbiamo farlo fruttare”.
Nel senso che punterete a borse alte?
“Nel senso che dovrà fare match sempre più importanti e ben remunerati”.
Un italiano che vince all’estero, e lo fa per ko, è una rarità. Te l’aspettavi?
“Mi hai chiamato prima del match, mi hai chiesto un pronostico. Ricordo bene cosa ti ho risposto. Ti ho detto: Pietro è in ottime condizioni. Ha curato la preparazione, ha avuto gli sparring giusti. Ce la giochiamo. È un ragazzo di carattere, un duro che non si lascia certo intimorire per il solo fatto di combattere all’estero. Ha fortemente voluto questa occasione. Farà di tutto per non sprecarla, ne sono certo. Sono ottimista. Credo di non essermi sbagliato”.
Quella di Kani era una difesa volontaria. Adesso Rossetti dovrebbe affrontare lo sfidante ufficiale, il lombardo Nicholas Esposito (17-0, 5 ko).
“Vedremo. È presto per dire quale sarà il prossimo match. In ogni caso, la sfida con Esposito ci interessa”.