Eccola di nuovo.
L’ultima volta che l’abbiamo vista sul ring era marzo dello scorso anno.
Sconfitta contro Jessica McCaskill. La seconda di fila contro la stessa rivale. Stavolta l’aveva battuta in maniera netta, pesante anche nel punteggio. In palio il titolo unificato dei pesi welter. Cecilia Braekheus (36-2-0, 9 ko) aveva salutato tutti e detto addio al pugilato.
Non è riuscita a mantenere la promessa.
Lo scorso agosto tutto era pronto per il grande rientro.
Un match contro Patricia Berghult per il mondiale WBC dei superwelter. Un evento inserito all’interno di un concerto di Jennifer Lopez. Poi era arrivato Ben Affleck, i due avevano riscoperto l’amore, si erano sposati, erano partiti per la luna di miele e J-Lo aveva annullato l’impegno. Succede.
Meno di 24 ore dopo l’organizzatore aveva cancellato il mondiale di Cecilia.
Bisognava ricominciare da dove il filo si era spezzato.
E adesso eccola qui. Sabato, 17 dicembre, salirà sul ring di Commerce in California e affronterà l’argentina Marisa Joanna Portillo sulle otto riprese. Nessun titolo in palio, l’incontro non è neppure il clou della riunione messa su dalla Golden Boy di Oscar De La Hoya. Il match principale della serata sarà quello tra Raul Luriel (11-0) e Brad Solomon (25-5-0) per il titolo NABF dei pesi welter.
L’incontro di Cecilia non figura neanche nel sito specializzato boxrec. L’ho scoperto leggendo l’articolo di Thomas Gerbasi, pubblicato poche ore fa da boxingscene.
Lei, la Braekhus, sarà impegnata nella categoria dei superwelter, 154 libbre.
“Non ho mai lontanamente pensato di tornare a combattere a 154 libbre, per farlo dovrei tagliarmi una gamba” (ride).
Diversa la categoria, uguale l’obiettivo.
“Torno per riprendermi il titolo mondiale, nel 2023″.
A 41 anni ha fretta.
Ha indossato le cinture WBC, WBA, IBF, WBO dei welter. Logico che non possa accontentarsi di fare il sottoclou.