
Patrizio Oliva è tornato a guidare una nazionale azzurra dopo ventuno anni. Agli Europei SchoolBoys, disputati all’Erzurum Ice Rink in Turchia, la rappresentativa italiana ha conquistato quattro podi (nella foto sopra, credit Fpi, i tecnici Oliva, Rocco Prezioso e Mirco Turrin con i medagliati). Assieme al tecnico analizziamo questa esperienza. Di mio aggiungo una sola cosa. Ho visto pochi match del torneo, lo ammetto. Ma sono bastati per confermare il livello decisamente basso della classe arbitri/giudici. Fortunatamente, a mio avviso, non hanno pesantemente influenzato il bilancio finale della squadra italiana. Ma se il futuro della classe arbitrale è questo, la boxe è messa davvero male.
Patrizio, soddisfatto dei risultati ottenuti ai campionati?
“I ragazzi sono stati eccezionali e io ho avuto quello che cercavo”.
Cosa chiedevi a questa esperienza?
“Impedire che i miei atleti rischiassero oltre il dovuto. Nessuno di loro è finito knock down, nessuno ha perso per ko. Sono stati tutelati sul piano fisico. E poi hanno fatto risultati importanti. Un argento e tre bronzi. Tutte le sconfitte, tranne quella nei 42 kg, le hanno subite contro pugili che successivamente hanno vinto l’oro o l’argento. E questo in una competizione di livello tecnico elevato”.
El Moety è lo SchoolBoy che è andato più avanti di tutti.
“In finale ha perso, nessuna contestazione sul risultato. Se però i giudici fossero stati più attenti nel round iniziale, non ci saremmo ritrovati sotto 1-4 e non avremmo dovuto cambiare atteggiamento tattico. Ma, a parte questo, la sua prova contro un rivale più formato di lui a livello muscolare, mi ha entusiasmato. Ha battuto chiaramente turco, polacco e irlandese. La decisione di farlo scendere di categoria è risultata vincente. A 44 kg, lui che è attorno a 1.70, ha potuto muoversi meglio. Ha pochi match, ma ha classe, velocità. La boxe la sa già fare davvero bene”.
Turrin, Lo Piccolo e Pollicelli gli altri azzurrini sul podio.
“Hanno fatto tutti un primo match sotto il loro livello, troppa emozione ha condizionato le prestazioni. La conferma l’ho avuta nel secondo combattimento. Contro avversari davvero forti, sono andati alla grande. Si sono espressi su ottimi livelli sul piano tecnico. Turrin forse avrebbe meritato un verdetto diverso. Pollicelli ha pagato una preparazione affrettata, il Covid che lo ha colpito prima dell’ultimo ritiro ha condizionato negativamente l’allenamento. E ha pagato nel finale del torneo. Comunque tre medaglie meritate. Devono essere orgogliosi delle loro prestazioni”.
E gli altri?
“Nessuna contestazione sui verdetti, forse solo quello di Aramini può lasciare perplessi. Orlando ha fatto un match a viso aperto contro il britannico. Marongiu ha affrontato un irlandese tosto, ma non ha sfigurato. Locatello ha scontato sul piano fisico, la poca predisposizione a uscire dai momenti di difficoltà. Bellandi contro l’ucraino Bohdan ha pagato la fatica fatta nel match precedente contro l’irlandese Mahon”.
E adesso?
“Il 26 vado in Sardegna per uno stage, ci saranno i ragazzi del 2009. Tornerò nell’isola in ottobre, per il Torneo Mura. Riprenderemo la preparazione, faremo qualche dual match. Si ricomincia”.
Non è poco un anno di lavoro per capire cosa hai a disposizione?
“A dir la verità, stavolta in pratica sono stati solo sei mesi. Tre dei quali impegnati ad andare in giro per capire chi selezionare. Ma ora cambio obiettivi. Penso di scegliere anche ragazzi che ancora non sono SchoolBoys, di convocare quelli del 2010 e 2011, per un addestramento di tecnica pugilistica. Così potrò lavorare con loro per tre anni e arrivare al momento dell’agonismo conoscendoci meglio”.
In chiusura, ripeto la domanda che ti ho fatto in apertura: soddisfatto?
“Certo. Anzi, più che soddisfatto. Abbiamo ottenuto più dell’ultimo campionato. E l’abbiamo fatto tutelando al meglio la salute dei ragazzi. Cosa avrei potuto chiedere di più?”
MEDAGLIERE SCHOOLBOYS
ARGENTO
44 kg Anthony El Moety
BRONZO
50 Kg Mattia Turrin
52 Kg Salvatore Lo Piccolo
66 Kg Lorenzo Policelli

MEDAGLIERE SCHOOLGIRLS
ORO
64 kg Sara Scorrano
ARGENTO
48 kg Martina Di Felice
BRONZO
51 Kg Estella Filardi
54 Kg Francesca Dell’Aquila
Nella foto (credit FPI) i tecnici Valeria Calabrese e Gianfranco Rosi con le medagliate.