Vittorie, talento, costanza di rendimento. Usyk è un fuoriclasse, ma…

Ci risiamo. Il successo di Olexsandr Usyk contro Anthony Joshua ha scatenato pareri contrastanti. Non è piaciuto a tutti. Sono tornati i discorsi di sempre. Non ci sono più i massimi di una volta… Vero Muhammad Ali e Joe Frazier se ne sono andati via per sempre, George Foreman non ha più l’età per salire sul ring. Facciamocene una ragione. Ma da qui a dire che Usyk è un discreto pugile e Joshua non è neppure quello, ce ne corre.
Io ho visto un bel campionato del mondo, appassionante. Due round per entrare nel clima, poi un crescendo con le ultime cinque riprese davvero entusiasmanti.
Non vi sono piaciute? Mi dispiace per voi.
Non è pero solo una questione di gusti.
Bisognerebbe avere rispetto per i numeri, i titoli, il livello di rendimento alto e costante negli anni. Usyk è stato campione europeo, mondiale e campione olimpico (nei quarti delle ultime due manifestazioni ha sconfitto Beterbiev) da dilettante. Da professionista nove match mondiali. È imbattuto: 20-0 (13 ko). Campione unico dei massimi leggeri, campione Wba, Ibf, Wbo, Ibo dei massimi. Ha sconfitto Krzysztof Glowacki, Marco Huck, Mairis Briedis, Murat Gassiev, Tony Bellew e due volte Anthony Joshua.
Ma a voi non basta.
Il suo è un pugilato fatto di concretezza, grandi capacità difensive, saggezza in fase offensiva. Ritmo elevato, pressione continua, ottima tecnica. Sa resistere anche quando è in difficoltà, cerca di limitare i danni in attesa che passi la bufera. Poi riprende, ma non con lo stesso ritmo di prima. Lui alza le frequenze. Ha un’eccezionale condizione atletica e grande personalità. È costante nel rendimento, capace di attaccare portando sempre a casa dei risultati.
Ma a voi non basta.
Perché voi, se non ci sono scazzottate in stile Far West non vi divertite. Sparate insulti quando si associa la parola violenza al vostro sport, ma se vi dicono di scegliere tra rivedere Gatti vs Ward o un match di Terence Crawford, optate senza tentennamenti sulla prima opzione. Perché voi siete quelli che hanno avuto il coraggio, anzi direi la spudoratezza, di insultare il più grande pugile degli ultimi anni.
Floyd Mayweather jr è stato campione del mondo dei superpiuma, leggeri, superleggeri, welter, superwelter. Ha disputato 24 match con il mondiale in palio, vincendo sempre, 10 volte per ko. Ha unificato i titoli dei welter e superwelter, ha chiuso la carriera con un record di 50-0 (27 ko). Ha sconfitto tra gli altri:
Diego Corrales (kot 10)
Carlos Hernandez (UD 12)
Jesus Chavez (kot 9)
Josè Luis Castillo (UD 12)
Philip Ndou (kot 7)
DeMarcus Corley (UD 12)
Arturo Gatti (kot 6)
Zab Judah (UD 12)
Oscar De La Hoya (SD 12)
Ricky Hatton (kot 10)
Juan Manuel Marquez (UD 12
Shane Mosley (UD 12)
Miguel Cotto (UD 12)
Robert Guerrero (UD 12)
Saul Canelo Alvarez (MD 12)
Marcos Maidana (UD 12)
Manny Pacquiao (UD 12).
Sul ring era bravo, bravissimo, un fenomeno.
Gli spostamenti millimetrici sull’attacco del rivale, la capacità di prendere pochissimi pugni in quasi vent’anni di carriera, l’arte dell’uscire dai colpi dell’avversario, la protezione della mascella con la spalla, la rapidità di esecuzione dei colpi, la magia di intuire un attimo prima quello che stava per accadere. Sono qualità eccezionali. Non possono essere messe in discussione. Non penso sia il più bravo di sempre. Non certamente migliore di Robinson che lui non ha neppure messo nella sua Top 5, né di Ali che ha trovato posto solo nell’ultima posizione di quella classifica. Ma sicuramente è il migliore del suo tempo.
Eppure ho letto e sentito su Mayweather alcuni strani giudizi…
Saul Canelo Alvarez è un vero pugile, uno che onora questo sport, non quel buffone!“.
Il 14 settembre 2013 Floyd Mayweather jr ha sconfitto Canelo: 116-112, 117-111 i cartellini di due giudici, 114-114 il cartellino di C.J. Ross, la signora che per la vergogna ha dovuto lasciare la boxe. È vero Alvarez aveva solo 23 anni, ma era già campione del mondo WBC e il suo record era di 42-0-1.
Manny Pacquiao è un combattente,uno che è venuto a fare il match. Lui è il numero 1 pound for pound, non quel corridore“.
Il 2 maggio 2015 Floyd Mayweather jr ha sconfitto Pacquiao: 116-112, 118-110, 116-112. E sento ancora in giro gente che giura abbia vinto il filippino.
Ti sei scordato di Shane Mosley, di cosa sia stato capace di fargli? Lo ha quasi spedito ko”.
Quasi, appunto. Il primo maggio 2010 Floyd Mayweather jr ha sconfitto Mosley: 119-109, 118-110, 119-109.
E Marquez, ti sei dimenticato di Marquez?
Il 19 settembre 2009 Floyd Mayweather jr ha sconfitto Marquez: 120-107, 119-108, 118-109.
Miguel Cotto finalmente avrà quello che merita. È lui il numero 1, non quel corridore”.
Il 5 maggio 2012 Floyd Mayweather ha sconfitto Cotto: 118-110 117-111, 117-111.
Arturo Gatti, lui sì che era uno spettacolo. Il migliore di tutti”.
Il 25 giugno 2005 Mayweather batteva Gatti per rtd 6 dopo averlo torturato sino a quel momento. I cartellini erano 60-52, 60-53, 60-52.
E la paura che gli ha fatto prendere Zab Judah dove la mettiamo?
L’8 aprile 2006 Mayweather batteva Judah: 119-109, 116-112, 117-111.
Portate rispetto almeno ai numeri, alle vittorie, ai titoli se proprio non volete portarlo alla bravura. Olexander Usyk è un fuoriclasse del nostro tempo, un’epoca (dalla seconda metà degli anni Novanta a questi giorni) che ha avuto in Floyd Mayweather jr il suo campione più bravo. Sì, ne sono convinto.

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