
Italo Mattioli è felice. Il coach che, assieme a Gigi Ascani, prepara De Carolis, era fiducioso anche prima del match.
“Mi sarei giocato casa. Qualcuno potrà dire, troppo facile fare oggi questa dichiarazione. Rispondo: chiedete a chi mi stava vicino, c’erano tutti i presupposti per una prestazione di questo livello. Giovanni è un ragazzo d’oro, non si può non volergli bene. Ed è anche un grande pugile. Si è presentato in condizioni perfette, ha rispettato in modo eccezionale la tattica che avevamo studiato. È stata una grande vittoria”.
L’ho visto in condizioni fisiche molto buone.
“Si è preparato al meglio, si è allenato tanto e ha rispettato i tempi in modo cronometrico. Voglio ringraziare il dottor Giovanni Di Giacomo che lo ha operato al braccio destro per una calcificazione al gomito. Ora quel braccio funziona come non mai…”
Bene anche sul piano tattico.
“L’avevamo studiata così. Corta e media distanza, jab e gancio destro. Diretto di incontro quando era lui a venire avanti. Mi sembra abbia funzionato. Non ha sbagliato niente”.
Mi hanno detto che gli hai fatto un discorso motivazionale prima del match.
(sorride) “Gli ho detto: Giovanni, è venuta tua moglie. Sono venuti i tuoi figli, sarebbe brutto fargli vedere il papà che perde. È un buono, ho toccato il suo orgoglio. È servito anche quello”.
Quando ha accettato di passare con la famiglia Cherchi, De Carolis ha firmato un accordo per tre match. Il primo è stato quello del 19 marzo scorso contro Giorgi Abramshivili, il secondo quello di ieri a Milano, il terzo è in calendario entro ottobre. Inizialmente si era pensato a una rivincita con Daniele Scardina. Ipotizzare oggi un rientro del pugile di Rozzano nel rematch contro Giovanni, mi sembra un po’ azzardato. Credo saranno cercate altre soluzioni. Una di queste è l’ipotesi di una sfida, ancora una volta tutta italiana, con Ivan Zucco: mancino di 26 anni, 16 match tutti vinti, 14 ko.