Irma Testa vnce senza alcun problema e approda agli ottavi di finale.
Mona Kimura è stata poco più che uno sparring. È rimasta sul ring per concedere all’allieva del maestro Lucio Zurlo di trovare il giusto tempo d’attacco, di provare schivate millimetriche sui tentativi della giapponese, di sperimentare un atteggiamento tattico che potrebbe essere utile in situazioni più difficili.
È stato comunque un match utile. È servito a capire che l’azzurra si è presentata a questi Mondiali in buoni condizioni, determinata a puntare al massimo obiettivo. Bene, è la nostra punta, saperla in grado di competere con chiunque altra del lotto, avendo come possibile risultato la vittoria, regala fiducia al movimento.
La chiusura? Nel corso del secondo round l’arbitro, dopo un primo conteggio, ha pensato che per l’asiatica fosse arrivato il tempo di fermarsi. Giusto, non aveva possibilità ed era in affanno.
Negli ottavi, sabato sera, Testa troverà Sandra Krystyna Kruk. La polacca ha vinto un match molto simile a quello di Irma. Simile, non certo uguale. La bionda ha una struttura completamente diversa e un atteggiamento tattico lontano da quello della ragazza di Torre Annunziata. Piccolina, fisico compatto, è una combattente che avanza a piccoli passi mulinando le braccia, cercando di lasciare il segno. Contro Dea Bolane ha avuto vita semplice. La croata non è mai stata in grado di ribattere, di fermare l’avanzata della rivale. E dopo un conteggio, anche lei è stata mandata all’angolo nel corso della seconda ripresa.
Contro Irma Testa, Kruk dovrebbe ballare sul ritmo di una musica diversa.
Sarà dannatamente difficile riuscirci.

RISULTATO – (Mondiale donne, sedicesimi di finale, 57 kg) Irma Testa (Italia) b. Mona Kiura (Giappone) kot 2.