Al momento del kot, un giudice aveva un solo punto in più per Fury!

Al momento del knock out tecnico (2’59” della 6) un giudice aveva Tyson Fury avanti di un solo punto (48-47). L’imbarazzante cartellino è stato stilato dal messicano Juan Carlos Pelayo (Tijuana, Bassa California) che ha assegnato a Dillian Whyte il secondo e il terzo round, nonostante lo sfidante avesse messo a segno rispettivamente 5 e 4 colpi in quelle due riprese, contro i 15 e 16 del campione.

Le statistiche di Compubox riportate sotto (la prima: colpi andati a segno/colpi tirati; la seconda: jab andati a segno/jab tirati; la terza pugni potenti andati a segno/pugni potenti tirati) rappresentano in numeri il comportamento dei due protagonisti. Non sempre riproducono fedelmente l’andamento del match, ma in questo caso sono abbastanza espliciti da poter dire che combaciano con la realtà.


Il mondiale dei massimi WBC ha avuto un andamento facilmente leggibile.
L’italiano Guido Cavalleri (49-46) ha dato il primo round a Whyte, nell’unica ripresa in cui il divario non è stato così netto in favore di Fury.
Il terzo giudice, il canadese Robert Trapper ha dato 50-45 (tutti e cinque i round al campione), questo era anche il mio cartellino.
Ed era lo stesso della maggioranza degli osservatori a bordo ring.
Il giornalista americano Dan Rafael ha definito grottesco lo score del messicano, io penso si possa tranquillamente definire imbarazzante.


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