
Avvocati, giudici, enti mondiali, promoter e manager.
Una giungla in cui anche Rambo si troverebbe in difficoltà.
Anche il 2022 che sta arrivando si presenta pieno di incertezze.
Olesandr Usyk dovrebbe concedere la rivincita ad Anthony Joshua (in palio i titoli Wba, Ibf, Wbo dei pesi massimi) in aprile. Ma con un incessante lavoro sotterraneo, il clan di Tyson Fury sta facendo di tutto per convincere AJ a fare un passo di lato e rinunciare per il momento al match mondiale. Ignoro quale somma gli sia stata offerta, ma sembra sia davvero di tutto rispetto. L’ex campione ufficialmente ha dichiarato di avere rispedito al mittente la proposta, si è preso un nuovo allenatore e ha cominciato la preparazione. Usyk ha in ballo una sorta di scommessa. Si parla di un’ipotetica sfida lanciata da Saul Canelo Alvarez. Le differenze di peso renderebbero improbabile la realizzazione di questo evento, ma la boxe ci ha abituato a fughe dalla logica ogni minuto. Vedremo.
Tyson Fury avrebbe dovuto affrontare Dillian Whyte, designato sfidante ufficiale dal World Boxing Council. Lo stesso ente aveva stabilito la divisione delle borse: 75% al campione, 25% allo sfidante. Poi Whyte ha fatto sapere che sotto i 13,5 milioni di dollari non salirà mai sul ring. A quel punto la trattativa si è arenata. È probabile che DW ricorra per l’ennesima volta in tribunale, alla ricerca di un arbitrato che gli dia ragione. I tempi del match comunque si allungano, allora Bob Arum e Frank Warren hanno deciso di cercare un altro nome per far combattere Fury in primavera, probabilmente a fine marzo. Hanno chiesto il permesso al presidente del WBC. Maurizio Sulaiman ha dato il nulla osta, a patto che in quel match non ci sia titolo in palio. I due boss hanno raccolto il sì e si sono messi alla ricerca di un rivale. Hanno individuato due nomi: Andy Ruiz jr e Robert Helenius. Nel primo caso il match si farebbe a Las Vegas, nel secondo a Manchester.
La terza coppia in rampa di lancio è composta da due pugili che sono usciti sconfitti dagli ultimi incontri. Si tratta di Deontay Wilder (che ha velocemente cancellato l’idea di un ritiro) e di Derek Chisora (che ha respinto al mittente il suggerimento di finirla qui con l’attività agonistica). Match possibile, negli Stati Uniti in giugno.
Al prossimo ribaltamento. I pesi massimi sono in continua evoluzione, non c’è quasi mai una certezza e solo l‘annuncio ufficiale di data, sede e copertura televisiva potrebbe offrire una certezza. Forse.