Mondiali. Mouhiidine è pronto a scalare la montagna dell’oro

Il suo nome è Mouhiidine.
Aziz Abbes Mouhiidine. Ed è in finale nei pesi massimi ai campionati del mondo. In tasca ha già l’argento e 50.000 dollari, il premio per la medaglia. Davanti c’è un sogno d’oro, in quel caso i dollari potrebbero raddoppiare. Ma non credo che oggi siano i soldi al centro dei suoi pensieri, di quelli si occuperà dopo. Ora c’è la felicità per un sogno che appena quindici mesi fa sembrava impossibile da agguantare.
Erano i tempi in cui le cose non andavano bene, era l’anno delle quattro sconfitte, era il 2019. Strani pensieri per la testa, allenarsi era diventato un problema. Emilia Vitaglione si era subito schierata al suo fianco, cuore di mamma non tradisce. Il ricordo del papà Abdellah Marco lo aveva aiutato ad andare avanti, aveva una promessa da mantenere.
E poi c’era Carlotta. Carlotta Paoletti, peso medio nella nazionale azzurra. Si erano conosciuti nel ritiro di Santa Maria degli Angeli, si erano piaciuti, si erano fidanzati.
Aziz ha sempre cercato negli affetti la forza per ricominciare.
Quei sentimenti li ha messi in fila anche subito dopo la vittoria su Reyes Pla, la conquista della finale. Ha ringraziato l’allenatore della nazionale, lo zio Gennaro Moffa che è a Belgrado come tecnico, la fidanzata, la mamma e il padre in cielo a cui spera di dedicare qualcosa di veramente grande.
Il ragazzo è del ’98, è venuto al mondo il 6 ottobre di quell’anno a Solofra nell’avellinese. Nella stessa zona, a soli dodici chilometri di distanza, ora abita con la famiglia. Mercato San Severino è la sua casa.
Prima il nuoto, poi il karate, la kickboxing e infine il pugilato.
Un percorso sulla via dello sport per arrivare a quello che più gli piace.
Dipolomato al Liceo Scientifico Bonavenutra Rescigno, iscritto all’Università. Chissà se nella testa ha gli stessi obiettivi del papà.
Abdellah Marco Mouhiidine è arrivato in Italia dal Marocco per completare gli studi di ingegneria. Ha conosciuto Emilia, si è sposato ed è poi diventato responsabile di una serie di cantieri. Se ne è andato via per sempre troppo presto. Ma resta sempre vivo nel cuore di Aziz. Con lui condivideva la passione per la boxe a lui vorrebbe regalare la grande gioia.
In finale avrà davanti un cliente decisamente scomodo, il migliore su piazza.
Juan La Cruz Peraza (253-22-0, 30 ko), un fuoriclasse.
L’ho già scritto, lo ripeto.

È un cubano che nei mediomassimi ha vinto quattro mondiali e un oro olimpico a Rio 2016. Poi è passato di categoria e ha conquistato l’oro nei massimi a Tokyo 2020. Boxa a mani basse, lui può permetterselo. Ha una scelta di tempo da applausi, una classe assoluta. Rapidità nei colpi e precisione, abilità difensiva. In questo periodo, un fenomeno.


Quando l’intervistatrice dell’AIBA gli chiede come giudichi questo avversario, Aziz sorride.
“È un campione, è fortissimo”
E lei salirà sul ring per vincere l’oro?
“Assolutamente sì”.
Ha una tattica segreta per riuscirci?
“Nessun segreto. I miei allenatori mi hanno insegnato come scalare le montagne. Proverò a scalare anche questa”.
Sarà dura, durissima, quasi impossibile.
Chiudo con lo stesso messaggio con cui ho concluso la storia in cui ho raccontato la vittoria di Aziz in semifinale. Sognare non costa nulla.

Questa vigilia mi fa pensare a quella di un mondiale massimi disputato a Tokyo, era febbraio del 1990. James Buster Douglas doveva affrontare Mike Tyson. I bookmaker pagavano la vittoria del pugile di Columbus 42/1, puntavi un dollaro e se indovinavi ne intascavi 42 di vincita…

LA SCHEDA

Aziz Abbes Mouhiidine
è nato a Solofra (Avellino) il 6 ottobre 1998. Vive a Mercato San Severino (Salerno).
Primo match: pari, contro Romano Fiore il 28 luglio 2012 a Piedimonte Matese.
Record: 77-16-1
Titoli: Europeo Under 22, Giochi del Mediterraneo, Unione Europea.
Società: Gruppo Sportivo Fiamme Oro (in precedenza, Olympic Planet)
Maestri: Emanuele Renzini, Gennaro Moffa

IL CAMMINO MONDIALE

92 kg (pesi massimi)

Trentaduesimi
Batte Narek Manosyan (Arm) 5-0 (30-27, 29-28, 29-28, 30-27, 29-28).
Sedicesimi 
Batte Toni Filipi (Cro) 5-0 (29-28, 29, 28, 30-27, 30-27, 29-28).
Ottavi 
Batte Castillo Torres (Ecu) 5-0 (30-27, 29-28, 29-28, 29-28, 30-27).
Quarti 
Batte Sanjeet Sanjett (Ind) 5-0 (30-27, 30-27, 29-28, 30-27, 30-27).
Semifinale 
Batte Emmanuel Reyes Pla (Spa) 4-1 (29-28, 29-28, 28-29, 30-27, 30-27).
Finale 
Affronta Juan La Cruz Peraza (Cub) sabato 6 novembre, attorno alle 19:15.

PER VEDERLO

Le finali, sabato 6 novembre (inizio ore 18:00) su Discovery+, Eurosport,  https://www.youtube.com/c/AIBABoxingOfficial

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