Mondiali. Fuori Cordella, paga un richiamo e il calo finale

Un richiamo ufficiale per trattenute nel secondo round ha indirizzato il match tra Nicola Cordella e Seyran Yeghikyan. L’arbitro indiano è apparso in controtendenza rispetto ai suoi colleghi di questo Mondiale. Ha spezzettato con ripetuti stop il combattimento, ha fatto dei richiami verbali per trattenute, testa bassa, colpi dopo il break, colpi di tosse. L’AIBA ha indirizzato la sua nave verso il professionismo. Nessuno ha avvertito il signor Kabilai Sai Ashok.
Detto questo, credo che nel suo insieme l’incontro sia stato equilibrato.
Più bravo Cordella, finché ha avuto fiato, dal punto di vista tecnico. Apprezzabili alcuni suoi ganci sinistri sull’attacco dell’armeno, godibili un paio di montanti, colpo raro dalle parti di Belgrado.
Più attivo, meglio preparato atleticamente, sempre in pressione e capace di sostenere un ritmo alto per l’intero match Yeghikyan.
Nicola Cordella il passaggio del turno lo poteva portare a casa.
Se fosse stato meno istintivo, se avesse evitato di abbracciare troppo spesso e quasi sempre quando non era necessario, se fosse riuscito ad avere fiato anche nella terza ripresa. È un pugile che boxa in modo apprezzabile, quando riesce a mantenere alta la concentrazione, quando non si fa fuorviare dall’arrembaggio dell’avversario.
È il primo italiano ad uscire fuori da questi Mondiali. Peccato, avremmo potuto fare cinquina.

48 KG. (sedicesimi) Seyran Yeghikyan (Arm) b Nicola Cordella 3-0  (split decision, 29-27, 29-27, 28-28, 29-27, 28-28)

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