
Irma Testa (foto FPI/Bozzani) torna sul ring lunedì, poco prima delle 7:30 del mattino, ora italiana. Affronta Michaela Walsh, una ventottenne di Belfast, numero 3 della classifica mondiale.

Forte, brava, esperta. Ha tutto Michaela, ma prima che azzardiate un pronostico, vi ricordo che questo match lo abbiamo già visto. È stato combattuto l’8 giugno scorso, non una vita fa, nel torneo di qualificazione olimpica a Parigi. Come è andata? Ve lo racconto usando le parole che ho usato un mese e mezzo fa.
Vittoria, oro, dominio.
E ancora una volta un tema tattico diverso.
Contro la Vorontsova ha boxato da incontrista, schivando con millimetrici spostamenti del tronco, o con un passo di lato, per poi rientrare e colpire. Contro la Cacic è diventata attaccante, andando a cercare la croata, beffandola sul tempo, imponendole una boxe che non concedeva speranze.
Oggi contro la Walsh ha mostrato che si può anche boxare di anticipo, spezzando l’azione dell’altra sul nascere, togliendole la possibilità di mettere a segno i suoi colpi, privandolo dello spazio per agire.
Signori, Irma Testa ha mostrato in questo torneo che davvero può andare a Tokyo indossando i panni della protagonista. Ha talento, saggezza tattica, capacità tecniche. Lucio Zurlo, il mago di Torre Annunziata, ha formato una campionessa. Irma è forte di suo, ma un tocco importante l’ha dato questo maestro di grande saggezza e capacità.
Ci sono diverse definizioni di mago nel vocabolario Treccani. Scelgo quella che mi sembra faccia al mio caso.
“Chi è straordinariamente abile in una data cosa”.
Che il signore che sto per intervistare lo sia, nessuno può metterlo in discussione.
Il mago è al telefono.
Lucio Zurlo, ti è piaciuta Irma al debutto?
“Tanto, non ha sbagliato quasi nulla”.
Quasi?
“Quando ha deciso solo di schivare i colpi, è caduta in qualche scorrettezza, ma ha capito subito e ha ripreso a fare la sua boxe”.
Brava è sempre stata brava, ma negli ultimi tempi mi è sembrata più sicura, determinata, capace di esprimere sino in fondo il suo talento. Cosa è successo?
“Era una ragazza, è diventata donna. Adesso è più consapevole del suo talento, fa il pugilato che è nelle sue corde, una boxe istintiva guidata da accortezza tattica. Ci vedo molto di quello che le ho insegnato, ci vedo molto della sua bravura di sempre. Prima non riusciva ad esprimersi, adesso è come se si fosse liberata di qualche laccio che le impediva di essere quella che è”.
La Vorontsova è un’avversaria difficile, Irma l’ha dominata.
“Vero. Quella la attaccava e lei la prendeva di incontro. Ha vinto chiaramente tutte e tre le riprese, non riesco a capire come quello abbia potuto darne due alla russa”.
Il giudice mongolo probabilmente ha visto poco pugilato.
“Forse” (ride).
Dove hai guardato il match?
“Volevo vederlo a casa, ma poi ho avuto difficoltà con il computer. Mentre provavo a capire cosa fare, mi ha chiamato Lucia (la sorella di Irma, quella che le ha trasmesso l’amore per la boxe, ndr). Mi ha detto: Vieni al bar, lo vediamo assieme. Cosi ho fatto, sono andato al bar vicino casa. Lucia aveva un computer con uno schermo grande e l’abbiamo potuta vedere bene”.
Eravate soli?
“All’inizio sì. Ma dopo poco tutti quelli che erano nel bar hanno fatto capannello attorno al computer e si è creato un tifo come quando i Palazzetti dello Sport erano pieni di pubblico”.
C’è stato un momento in cui la tensione è cresciuta?
“No. Sono stato tranquillo per tutto l’incontro. La vedevo sicura, le avevo parlato il giorno prima. Avevamo fatto una videochiamata. Era serena, tranquilla. C’era la giusta tensione del primo match in una Olimpiade, ma non aveva dubbi che ce l’avrebbe fatta. Una cosa curiosa però è successa”.
Cosa?
“Davanti allo schermo di quel computer io continuavo a urlare come se fossi all’angolo. La stranezza era che lei un attimo dopo eseguiva proprio l’azione che le avevo suggerito. Forse ha ragione Lucia”.
In che senso? Cosa dice?
“Che abbiamo una sorta di telepatia. Ci capiamo anche se siamo a diecimila chilometri di distanza”.
Adesso c’è Michaela Walsh, irlandese numero 3 del mondo. Una tipa tosta, brava anche tecnicamente.
“Ma Irma è più brava di lei. Si è tolta dalle spalle il peso dell’esordio, sono convinto che anche contro la Walsh disputerà un grande match”.
Vincerà?
“Può farlo, l’ha già fatto, ha i mezzi per vincere. È forte, ha trasmesso grande sicurezza anche a me”.
Cosa ti ha detto quando è partita per il Giappone?
“Prima di salutarmi, mi ha detto: Tranquillo, torno con la medaglia”.
Se penso a Rio e rivedo Irma oggi, mi chiedo se sia la stessa ragazza.
“È cresciuta come persona e come atleta. Ha talento ed è determinata, può arrivare a qualsiasi risultato”.
Irma Testa sta attraversando un periodo di grande maturità. Lunedì dovrà confermare questo stato di grazia, se riuscirà a muoversi sugli stessi livelli di Parigi credo che i favori del pronostico le spettino di diritto ancora una volta.
PROGRAMMA
Lunedì 26 (ore 6:06 italiana) Pesi piuma (57 kg, ottavi) Irma Testa vs Michaela Walsh (Irl),
Martedì 27 (ore 7:27) Pesi leggeri (60 kg, sedicesimi) Rebecca Nicoli vs Esmeralda Reyes (Mes)
Martedì 27 (ore 7:42) Pesi welter (69 kg, ottavi) Angela Carini vs Nien-Chin Chen (Taipei)
