
Parte male l’avventura azzurra nelle qualificazioni europee per Tokyo 2020.
Assunta Canfora, all’esordio, perde ai punti contro Sennur Demir alla fine di un match brutto, confuso, nella categoria dei pesi medi (al limite dei 75 kg).
L’italiana boxa bene nel primo round in cui sa tenere la media distanza e mette a segno i colpi migliori. Tre giudici su cinque le riconoscono il merito.
Poi, va in affanno. Il combattimento si trasforma in una sorta di rissa, in una boxe disordinata, più clinch che pugilato, senza spazio per la tecnica.
E in questa confusione, la mancina turca si trova meglio, sfrutta la maggiore forza fisica e una condizione atletica superiore. Le ultime due riprese sono sul filo dell’incertezza, con un dubbio a 1:30 del secondo round. La Canfora va al tappeto, l’arbitro considera l’episodio a mezza vita tra la spinta e la scivolata e non conta l’azzurra. A me il sinistro della Demir sembra andare a bersaglio.
Alla fine, verdetto unanime, anche se di stretta misura. Un risultato giusto che premia la più costante nell’arco dei tre round.
Fuori la Canfora, per la Demir nei quarti un ostacolo molto più difficile: la russa Magomedaljeva, che ha vinto largamente ai punti sull’ungherese Nagy.
Ottavi, medi donne (75 kg): Demir (Turchia) b. Canfora (Italia) 5-0.