Diventa davvero dura per l’Italia del pugilato qualificarsi per Tokyo 2020

La Task Force del Comitato Olimpico Internazionale ha ridisegnato il calendario delle qualificazioni per Tokyo 2020 (dal 23 luglio all’8 agosto 2021).
Le qualificazioni europee, in programma a marzo nella sede di Londra, sono state posticipate a giugno (1-10) in una località ancora da decidere. Quelle dell’America si disputeranno sempre a giugno, dal 10 al 16 a Buenos Aires.
Annullato il torneo mondiale di ripescaggio, inizialmente in calendario a giugno nel Palasport di Parigi.
Dopo la conclusione dei tornei di qualificazione continentale (Africa e Asia/Oceania hanno già chiuso i loro incontri) la Task Force elaborerà nuove classifiche mondiali dalle quali saranno presi 53 pugili che andranno a coprire i posti ancora a disposizione per i Giochi. I posti andranno ai primi di ogni categoria di peso in ciascuno dei quattro raggruppamenti continentali (Asia/Oceania, America, Africa, Europa).
Non sono stati ancora annunciati i criteri con cui saranno stilate le classifiche. Molto probabilmente saranno tenuti in vita i parametri già formulati dal CIO. Saranno presi in considerazione i risultati degli ultimi due Mondiali (Amburgo 2017 ed Ekaterinburg 2019 per gli uomini; Nuova Delhi 2018 e Ulan-Udè 2019 per le donne), più l’ultimo campionato continentale (per l’Europa si tratta di Minsk 2019 e Alcobendas 2019, rispettivamente per uomini e donne). 
È una brutta notizia per l’Italia. Nei due Mondiali maschili, gli azzurri non sono mai saliti sul podio.
In quelli femminili, Angela Carini (argento categoria 64 kg, foto) è l’unica ad avere ottenuto una medaglia. E il punteggio assegnato ai titoli iridati sarà più del doppio di quello che andrà ai medagliati degli Europei.
Una certezza. Clamente Russo è fuori, non potrà coronare il sogno di una quinta Olimpiade.
Sarà difficile affidarsi alle classifiche anche per gli altri ancora in corsa, la più avanti nel campo delle possibilità è Angela Carini. Gli altri dovranno cercare la partecipazione olimpica nei match che mancano al completamento della selezione europea.
Vediamo quale è la situazione.
Uomini, due ancora in corsa.
Fiori negli 81 kg ha un avversario temibile. Il russo Imam Kathaev ha dimostrato di avere pugno pesante, di essere un rivale davvero pericoloso. In caso di successo il pugile italiano si troverebbe, quasi certamente davanti l’azero Alfonso Dominguez, testa di serie numero 2 del tabellone.
Mouhiidine nei 91 kg affronterà il turco Ylyas, poi dovrebbe incrociare il russo Muslim Gadzhimagomedov, il rivale più pericoloso dell’intera categoria.
Donne.
Cinque ancora in tabellone.
Nei 57 kg Irma Testa trova subito la russa Ludmila Vorontsova, testa di serie numero 1 del torneo.
Nei 60 kg Rebecca Nicoli sfida la Tebelova, ma se vorrà approdare ai Giochi dovrà, in caso di vittoria, sconfiggere nel turno successivo la vincente del match tra la Potkonen (finlandese, leader della categoria) e l’inglese Dubois.
Nei 75 kg la Severin deve passare due turni per andare a Tokyo. Prima sfida contro la turca Demir, poi con molta probabilità quella contro la Magomedlieva, russa temibile.
Un solo incontro e il pass in tasca.
Sarà così per Angela Carini nei 69 kg, la francese Sonvico è l’ultimo ostacolo tra lei e il sogno olimpico. 
Stessa situazione per Giordana Sorrentino nei 51 kg. La Radovanovic è l’avversaria da battere.

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