Un post su Facebook.
A firmarlo non è uno dei soliti contestatori. Stavolta giornalista, medico e campione del passato hanno solo letto, non scritto o parlato. No, l’attacco frontale arriva da uno stimato tecnico che ha collaborato con la stessa Federazione Pugilistica Italiana sino a qualche mese fa.
Vasiliy Filimonov, russo di 67 anni, è stato nello staff tecnico degli azzurri dal 2007 al 2009, è tornato a lavorare con la Fpi nel 2016. A dicembre dello scorso anno ha cominciato una collaborazione con Clemente Russo, che aspira a raggiungere la sua quinta Olimpiade e per centrare questo obiettivo è andato a prepararsi da Filimonov in Russia.
Chiarito di chi sto parlando, passo al duro atto di accusa.
Ecco la traduzione dal russo del post del tecnico apparso sul suo profilo Facebook.
“Miei cari amici italiani, allenatori e pugili.Mi è dispiaciuto vedere la scialba prestazione della squadra italiana ai Giochi europei di Minsk e ai Mondiali di Ekaterinburg!
Il motivo è uno solo: l’analfabetismo tattico e la mancanza di una adeguata capacità di affrontare il combattimento. Tutto questo dovrebbe essere sistematicamente sviluppato durante gli allenamenti e poi realizzato in occasione dei match. Sfortunatamente, l’attuale capo allenatore dell’Italia Giulio Coletta è un buon ufficiale di polizia, ma ignora completamente l’addestramento tattico e tecnico dei pugili.
Lo conosco bene, ha collaborato in passato con la squadra giovanile italiana.
La mancanza di una sua conoscenza dei metodi di allenamento ha influenzato negativamente il processo di preparazione della nazionale italiana e indebolito le sue prestazioni al momento delle competizioni.
A meno che non si cambi urgentemente il SISTEMA DI PREPARAZIONE DEI PUGILI ITALIANI (in maiuscolo nell’originale, ndr), sarà impossibile sperare in prestazioni positive a Tokyo 2020. Sfortunatamente, la capacità di addestramento di Giulio Coletta è a livello di una squadra Junior.
Cari leader della FPI, avete ancora tempo per correggere la situazione e preparare adeguatamente i pugili italiani per i tornei di qualificazione, ma è necessario apportare rapidamente adeguate correzioni.
Con il più profondo rispetto per tutti i pugili italiani, il vostro sincero amico Vasiliy Filimonov.
http://www.filimonovboxe.com”
Giulio Coletta, Fiamme Oro, è il direttore tecnico della nazionale maschile da dicembre 2018.
Vasilyi Filimonov, come ho già scritto, ha ricoperto ruoli importanti nella stessa squadra.
Non commento, per ora, le parole del professore. Lascio che a farlo sia chi è stato oggetto del duro attacco.
La Federazione Pugilistica Italiana ha l’obbligo morale di replicare alle affermazioni dell’allenatore russo.
Il vice presidente vicario Flavio D’Ambrosio, nell’ultimo numero di Boxe Ring, scrive tra l’altro: “L’Italia possiede un primato straordinario di società e maestri che producono pugilato, aob e pro, di altissimo profilo tecnico e tattico. Di questo ne siamo stati, da sempre, i più fervidi assertori tanto da respingere quelle poche e isolate voci che, non si comprende per quali astrusi motivi, preconizzano la crisi della nobile arte italiana, ingenerando un ingiustificato pessimismo”.
Oggi che il violento attacco arriva non da un giornalista, nè da un medico o da un campione del passato, ma da una persona nei cui confronti la stessa FPI ha manifestato sino all’anno in corso una grande stima, le parole di D’Ambrosi meritano un seguito.
Per quali astrusi motivi Filimonov preconizza la crisi della nobile arte italiana?
Perché ingenera un ingiustificato pessimismo?
Resto in attesa di una replica che sicuramente arriverà precisa e circostanziata, perché in questa occasione la tattica del silenzio potrebbe essere scambiata come un’ammissione di colpa.
Che ingenui che siete, dopo gli INSUCESSI ottenuti con altre squadre nazionali, dato che nessuno se lo fila più, il Professor Filimonov cerca l’ennesima marchetta italiana da 5.000 euro al mese .
Non dimenticate che l’isuccesso di Rio e’ anche per merito suo in quanto non e’ stato capace di “risollevare” le sorti anzi , dal punto di vista tecnico tattico la situazione e’ stata nettamente peggiore.
Non difendo Coletta, ma visto gli INSUCCESSI ottenuti a livello mondiale ottenuti dal prof. la riflessione dovrebbe essere piu’ profonda. Perche ha scitto questo pezzo? anche la Bielorussia non ha vinto niente, Vogliamo ri-affidarci al professor marchetta?,
Stiamo assistendo semplicemente a interventi non costruttivi e poco professionali da parte di colleghi che non hanno rispetto, conoscenza del lavoro accurato e professionale svolto dai colleghi. Caro Filimonov utilizzi le parole tecnica, tattica e metodologia dell allenamento sono solo parole che avrai letto nei grandi testi editoriali quando si dovrebbe intervenire dando delle soluzioni concrete e non screditando il lavoro dei propri colleghi. Carissimo…dimentichi o forse non sei a coscenza che la tecnica la tattica e la programmazione degli allenamenti non sono le uniche armi a disposizione per arrivare alla grande competizione in quanto il sistema cognitivo è alla base per arrivare all obiettivo finale dato che l uomo (atleta) non è una macchina da programmare mi ricordi l uomo dell era meccanicistica ….dobbiamo tenere presente che la psiche governa l’essere umano ed essa è influenzata da fattori intrinseci ed estrinseci aspetti fondamentali che turbano la psiche dell’uomo e di conseguenza alterano la scelta per l’obbiettivo finale ,tenendo presente questi aspetti fondamentali concludo affermando che ciò che affermi non ha nessuna valenza scientifica ,credo e affermo che hai utilizzato il web solo per screditare l’immagine di un tecnico da me stimatissimo e scelto tra tanti come leader della squadra ElITE , inoltre aggiungo di aver personalmente collaborato con Giulio Coletta professionalmente durante la fase di preparazione degli atleti motivo per cui sostengo fermamente la scelta del Fpi nel voler credere nella capacità del nostro stimatissimo G. Coletta .