Il nome a caratteri giganti sui pantaloncini, ma il giudice li ha confusi…

La vicenda del giudice Clark Sammartino sta scivolando sempre di più nel ridicolo.

L’organizzatore Eddie Hearn ha pensato di chiarire l’assurdo cartellino dell’ottantenne di Rhode Island: 118-108 per Lee Haskins, mentre gli altri due giudici avevano giustamente 119-107 per Ryan Burnett.
Per chi volesse un riassunto delle puntate precedenti, allego il link del mio servizio della scorsa notte
https://dartortorromeo.com/2017/06/10/ventidue-punti-di-differenza-tra-un-giudice-e-gli-altri-due/

Hearn si è presentato in conferenza stampa e ha detto più o meno così.

“Il giudice ha confuso i due pugili, assegnando all’uno il punteggio dell’altro”.
“Come è possibile?”
“Per due volte ha chiesto a un fotografo a bordo ring chi fosse Haskins”.
“Il fotografo gli ha dato l’indicazione sbagliata?”
“No, ha risposto correttamente. Gli ha detto: Haskins è quello nell’angolo rosso”.
“E allora perché Sammartino si è confuso?”
“Perché ha capito: Haskins è quello con i pantaloncini rossi”.

Di male in peggio.

Il fotografo in questione, sembra si tratti di Laurence Lustig, conferma la versione.

Non ci credo, non ce la faccio proprio.  Anche perché sarà anche vero che inglese e americano non sono esattamente la stessa lingua, ma in entrambe le versioni è decisamente complicato confondere “In the red corner” con “the red shorts”.

E poi, come maledizione è possibile che Clark Sammartino non sapesse chi dei due fosse Haskins?

  1. Avrebbe dovuto saperlo prima di sedersi a bordo ring.
  2. Avrebbe dovuto leggere i nomi, scritti tutti in maiuscolo e alti più o meno venticinque centimetri, scritti dietro la vestaglia di Burnett e dello smanicato di Haskins mentre si muovevano sul quadrato prima che cominciasse il match.
  3. Avrebbe dovuto leggere i nomi, scritti ancora tutti in lettere maiuscole e alte quindici centimetri, sul davanti dei pantaloncini dei due per l’intera durata del match. Dopo quasi un’ora che aveva davanti agli occhi BURNETT e HASKINS non era ancora riuscito ancora a capire chi fosse l’uno e chi l’altro? Cosa voleva, che lampeggiassero in rosso con allegate freccette indicative?
  4. Avrebbe dovuto ascoltare l’annunciatore che nella presentazione ha urlato come un dannato quei nomi, mi è sembrato addirittura di udirli qui a Garbatella.
    Hearn non ha certo fatto un favore a Sammartino.
    Per questo più passa il tempo più mi convinco che questa situazione è  totalmente assurda.
    L’organizzatore lo ha in pratica accusato di non riuscire a leggere, di non avere un buon udito, di avere le idee confuse e di essere poco professionale.
    Non posso credere sia tutto vero.
    La situazione sta scivolando sempre più nel patetico, sarebbe il caso che lo stesso giudice americano o l’International Boxing Federation facessero delle dichiarazioni ufficiali in merito.
    Intanto Robert Smith, segretario generale del British Boxing Board of Control, presente nell’arena di Belfast ha detto: “Il signor Sammartino non fungerà più da giudice in qualsiasi match che si svolgerà in Gran Bretagna. Farò in modo di essere certo che l’Ibf ne sia pienamente consapevole”.
    Detto questo, al momento, il verdetto ufficiale resta: Burnett b Haskins per split decision, 119-107, 119-107, 108-118.
    Saluti a tutti.

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