L’oro ai Giochi è fantastico, ma che silenzio mentre la boxe olimpica muore

Prima i fatti.1Olanda, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Svezia, Danimarca, Serbia e Venezuela si sono schierate apertamente contro l’attuale gestione dell’International Boxing Association.Le altre Federazioni tacciono.2Il 24 giugno il CIO ha annunciato ufficialmente la seconda esclusione consecutiva dell’IBA dalla gestione di un’Olimpiade, dopo Tokyo 2020 anche Parigi 2024 sarà sotto la giurisdizione di una task force del Comitato Olimpico Internazionale.3Il TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna ha stabilito che nel Congresso Straordinario IBA del 14 maggio 2022 sono state commesse delle irregolarità, è stata negata la possibilità di candidarsi alla presidenza e al Consiglio Direttivo a quattro dirigenti che avevano … Continua a leggere L’oro ai Giochi è fantastico, ma che silenzio mentre la boxe olimpica muore

La storia di Estelle. Oro olimpico, poi campione mondiale professionisti e adesso rivuole i Giochi

Estelle ha vinto i Mondiali 2016 ad Astana, battendo in semifinale Katie Taylor. Poi è andata a Rio per i Giochi del 2016 e ha conquistato l’oro, superando nei quarti Irma Testa.Estelle Mosley ha 29 anni, pesa attorno ai sessanta chili distribuiti lungo 168 cm di altezza. È nata a Creteil e dopo l’oro olimpico è diventata professionista.È una palla di fuoco lanciata contro il nemico. La sua è una boxe fatta di ritmi alti, di lavoro continuo in ogni momento dei due minuti della ripresa, di serie ripetute. Accorcia la distanza e poi si attacca alla rivale cercando di … Continua a leggere La storia di Estelle. Oro olimpico, poi campione mondiale professionisti e adesso rivuole i Giochi

Mondiale massimi. Abbiamo perso la capacità di indignarci

Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire.Importa davvero chi abbia pronunciato queste parole?Avrebbero un peso diverso se fossero di Voltaire, della scrittrice britannica Evelyn Beatrice Hall o di un altro personaggio?Bastano per tacciare di ignoranza chiunque non individui chi le abbia dette per primo?L’ho presa alla lontana, ma sono anziano e questo mi consente di avere tempo per il presente, piccola ricompensa davanti al tempo che si accorcia quando penso al futuro. Oggi va così. Mi sono imbattuto in un fatto che mi ha spinto a una riflessione su come sempre … Continua a leggere Mondiale massimi. Abbiamo perso la capacità di indignarci

Crawford vs Arum, chiede 10 milioni per pregiudizi razziali

Una causa promossa da un pugile nei confronti di un promoter, non è una novità. Ma se il pugile si chiama Terence Crawford e l’organizzatore è Bob Arum, la cosa diventa terribilmente importante. Non tanto per la richiesta economica, quanto per le motivazioni che l’hanno ispirata. L’accusa, secondo il New York Post che ha scritto per primo l’intera storia, è infatti: discriminazione razziale. I fatti.Terence Crawford ha citato in giudizio in Nevada, presso la Corte Federale dell’Ottava Circoscrizione, il promoter Bob Arum, titolare della Top Rank. Il campione del mondo, rappresentato dall’avvocato Bryan Freedman, ha chiesto un risarcimento di almeno … Continua a leggere Crawford vs Arum, chiede 10 milioni per pregiudizi razziali

Tragedia a Natale. Assassinato un peso massimo americano

Temple Hills, Maryland, tardo pomeriggio. A bordo di un SUV scuro, cinque persone marciano verso uno dei tanti locali della zona. La specialità da quelle parti sono le ali di pollo. Piccanti e saporite, accompagnate da una birra, rendono felici gli amanti del genere. È lo sfizio giusto per festeggiare come si deve la vigilia di Natale, pensa il gruppo.Alla guida dell’auto c’è un uomo robusto. Alto più di 1.90, con un peso che supera il quintale. È un pugile professionista ancora in attività, anche se sono due anni che non combatte. Si chiama Danny Kelly Jr (nella foto sopra, … Continua a leggere Tragedia a Natale. Assassinato un peso massimo americano

Interviste senza tempo La vita e il pugilato 3. Mario Romersi

Senza memoria non si costruisce il futuro. In questi giorni mi sembra sia un concetto da urlare, non c’è domani senza il rispetto del passato. Lo sport è fermo, la boxe non fa eccezione. E allora sono andato a cercare in questo blog delle parole che propongano una storia. Un intreccio tra ieri, oggi e domani. Interviste con personaggi che si sono saputi raccontare. Sono dieci, ve le ripropongo ferme nel tempo, domande e risposte senza (quasi) alcun ritocco. Buona lettura. 3. continua (1. Leonard Bundu, 6 aprile; 2. Luca RIgoldi, 7 aprile)               … Continua a leggere Interviste senza tempo La vita e il pugilato 3. Mario Romersi

Tyson e la tigre, un pomeriggio nel giardino di casa dell’ex campione

Il post è apparso su Twitter. Mostra Mike Tyson qualche tempo fa nel giardino della sua casa assieme a Kenya, la tigre del Bengala che ha ospitato per sedici anni dopo averla comprata per 70.000 dollari. Kenya ha un guantone da boxe nella bocca. La scena si conclude con un bacio e un tuffo della tigre in piscina. Iron Mike ha recentemente dato l’animale a qualcuno che potrà curarla meglio di lui, l’animale invecchiando aveva cominciato ad avere problemi alla testa e agli occhi. “Avevo una tigre da compagnia, provavo un grande affetto per lei. L’ho tenuta, ho dormito con … Continua a leggere Tyson e la tigre, un pomeriggio nel giardino di casa dell’ex campione

Una foto, una storia. Il pugno fantasma di Ali apre una nuova era

È il 25 maggio 1965, l’orologio segna le 10:40 della sera.  Sul ring della St Dominic’s Arena di Lewiston, nel Maine, due uomini si battono per il mondiale dei massimi. Accanto al quadrato c’è Neil Leifer. Presto scatterà una delle fotografie più famose nella storia dello sport. Oggi vi racconto la storia di quella foto. Quaranta condensatori, ognuno del peso di trentacinque chili. Normalmente illuminano la Roosevelt Raceway di Long Island. Ci sono volute pazienza e tenacia per convincere i proprietari a prestare l’intera attrezzatura agli uomini della rivista specializzata Sports Illustrated. C’è poca gente attorno al ring, ma sulla … Continua a leggere Una foto, una storia. Il pugno fantasma di Ali apre una nuova era

L’incredibile storia di Luther McCarty, il campione dei bianchi

Gong. Il jab sinistro di Luther si stampa sulla faccia di Arthur Pelkey. La pelle diventa subito rossa, ha potenza nelle mani il campione. È il 24 maggio del 1913, un tardo pomeriggio di un sabato pieno di nuvole. Ci sono diecimila persone nel vecchio fienile alla periferia di Calgary, trasformato in un’arena di pugilato. Prima del match Tommy Burns era salito sul ring e aveva chiamato a gran voce un signore vestito di nero, con un colletto bianco rigido che sembrava dargli un fastidio terribile. Burns è stato campione del mondo dei pesi massimi, il titolo l’ha perso il … Continua a leggere L’incredibile storia di Luther McCarty, il campione dei bianchi

Cinquant’anni dopo, Mazzinghi racconta: Quella corrida mi ha cambiato la vita

  Il 26 maggio 1968  Sandro Mazzinghi batteva il coreano Ki-Soo Kim e diventava campione del mondo Wba dei superwelter. Un match indimenticabile. Sandro ricorda quei momenti in questa intervista. Le sue parole ci portano indietro nel tempo, un’operazione salutare perché la memoria del passato aiuta a capire presente, e futuro. È la prima puntata di un racconto che ci accompagnerà fino al cinquantenario di quell’evento.   Sandro Mazzinghi, quale è il ricordo più intenso dell’incontro con Ki-Soo Kim? “Avevo trent’anni, quella era la mia ultima chance per risalire sul tetto del mondo. Dovevo farlo per me, per mio fratello … Continua a leggere Cinquant’anni dopo, Mazzinghi racconta: Quella corrida mi ha cambiato la vita