Allarme massimo. Urla nel vento, più bravi a dire no che a salire sul ring


La situazione mondiale dei migliori pesi massimi è imbarazzante. Annunciano sfide tra i migliori, due giorni dopo il piano salta e ognuno dei protagonisti dice che è colpa dell’altro. Hanno tutti un’età media abbondantemente sopra i trent’anni, la pancia piena e pochi stimoli. La boxe è dolore, sacrificio, pressione. Dicono di non avere paura di affrontare le privazioni, ma negli ultimi tempi parlano molto di più di quanto si allenino. Urlano nel vento. Solo chiacchiere e distintivo, come diceva l’Al Capone di Robert De Niro.
Tyson Fury.
Trentasei anni, sei match negli ultimi quattro, tre dei quali contro Deontay Wilder. Ultima volta sul ring, cinque mesi fa contro l’improponibile Derek Chisora.
Ha accettato la sfida con Usyk per il 22 aprile a Wembley, Londra. Ha chiesto la divisione delle borse nella proporzione 70/30, ovviamente in suo favore. La controparte ha detto sì.
Il match è saltato.
Gli è stato riproposto un match con Usyk, a Dubai in dicembre. Ha risposto che era una stronzata (testuale, bullshit).
Adesso dice di volere affrontare Anthony Joshua a settembre, sempre a Wembley.
Anthony Joshua.
Ha trentatré anni, anche lui sei incontri negli ultimi quattro: tre sconfitte. I tre successi sono arrivati contro Andy Ruiz, Kubrat Pulev e Jermaine Franklin.
Rifiuta la proposta di Frank Warren per salire sul ring contro Tyson Fury a settembre. Dice che affronterà Deontay Wilder a Dubai in dicembre. Ancora non ha un capo allenatore. Nell’ultimo incontro, con Jefferson, non ha entusiasmato. Nella seconda parte del match ha mostrato scarsa solidità fisica e molta difficoltà a gestire la pressione.
Deontay Wilder.
Ha 37 anni, veniva da due sconfitto consecutive per ko contro Tyson Fury, poi ha battuto Robert Helenius e ha spezzato la serie negativa. Cerca il match del riscatto, dopo avere fatto credere che pensasse al ritiro.
Joshua è il suo obiettivo.
Chi dei due perde, è fuori.
Olexsandr Usyk.
Trentasei anni e quattro match in totale da peso massimo. Fermo dallo scorso agosto. La WBA gli ha imposto la difesa obbligatoria contro Daniel Dubois.
Ha affrontato Joshua, non si è tirato indietro per un eventuale sfida a Fury, accetterebbe anche Wilder. Ma resta inattivo.


Una replica a “Allarme massimo. Urla nel vento, più bravi a dire no che a salire sul ring”

  1. Avatar Luca
    Luca

    L’urlo di tarzan, solo che lui era il padrone della giungla, loro di niente neanche del ring, questa categoria ha svilito questo sport

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