Mouhiidine vince nei massimi, ma per la giuria l’oro va al russo…


Ancora una volta.
Ancora una volta.
Ancora una volta.
Il rap del pugilato usa sempre le stesse parole, proprio come i giudici che continuano a stilare improbabili cartellini.
Aziz Abbes Mouhiidine vince chiaramente il primo round.
Tre verdetti per il russo, due per lui.
Seconda ripresa equilibrata, probabilmente persa di misura dall’italiano.
Quattro cartellini per lui, uno per il russo.
Round conclusivo per l’azzurro.
Verdetto 3-2. Si va alla revisione del combattimento. Una giuria di esperti decide che la vittoria va, per split decision, a Gamzatovic Gadzhimagomedov. Un uomo fortunato. Ha potuto godere anche di una giornata di riposo in più, dopo la semifinale dura e dispendiosa contro l’uzbeko Lazibek Mullajonov.
Oro a un russo, in uno sport che ha al comando un russo e vive sui soldi di uno sponsor russo.
Il CIO lo ha detto e ribadito: “La dipendenza della Federazione Internazionale da una società statale può aumentare preoccupazioni circa la potenziale situazione di conflitto di interessi e di autonomia”.
Il dubbio si installa e, anche se non corrisponde alla realtà, resta lì. 
Andiamo con ordine e fissiamo alcuni fatti accertati.
La finale dei pesi massimi ha offerto un brutto spettacolo.
Gadzhimagomedov ha avuto la fortuna di vedere posticipato il suo match. Una provvidenziale esigenza televisiva ha costretto l’International Boxing Association a scambiare il programma delle due giornate conclusive. Ventiquattro ore di riposo in più, gli servivano.
E adesso passiamo all’opinabile.
Personale è il giudizio che ho espresso in apertura di articolo. Non pretendo sia la verità assoluta, ma io l’ho vista così.
Il match ha onorato la boxe per esclusivo merito di Aziz Abbes Moudhiine. Tutte le volte che è riuscito a boxare in velocità, ha evidenziato la differenza di valori. Colpi dritti, precisi, accompagnati da qualche gancio tirato per dare maggiore concretezza al concetto.
L’altro ha praticato un pugilato brutto esteticamente e privo di risultati eclatanti.
L’IBA si affida da tempo a un gruppo di ufficiali di gara con poca esperienza. Con poca competenza, aggiungo io. Ne vengono fuori verdetti imbarazzanti.
Aziz Abbes Mouhiidine aveva vinto, meritava l’oro e i 200.000 dollari del premio. 

Flavio D’Ambrosi, presidente della Federazione Pugilistica Italiana, commenta così: “Vergogna. Lo sport e gli atleti esigono rispetto”.
Appuntamento al prossimo torneo IBA, nella speranza che il CIO non faccia mai marcia indietro e continui a tenerli a debita distanza dalle Olimpiadi. Sempre che la boxe, ai Giochi, continui ad esserci.

14 MAGGIO
Finale
(92 kg)
Gadzhimagomedov (Rus) b Mouhiidine p. 3 per split decision dopo revisione della commissione.
12 MAGGIO
Semifinale
(92 kg)
Mouhiidine b Manasyan (Arm) p. 3 (5-0; 30-27, 30-27, 30-27, 30-27, 30-27).
10 MAGGIO
Quarti.
(92 kg) Mouhiidine b Bultaev (TJK) p. 3 (5-0; 30-27, 30-27, 30-27, 30-27, 30-27))
9 MAGGIO
Ottavi.
(75 kg).
Akilov (Ung) b Cavallaro p. 3 (5-0; 30-27, 29-28, 30-27, 29-28, 30-27)
8 MAGGIO
Ottavi.
(92 kg) 
Mouhiidine b Castillo Torres Ecu) p. 3 (4-1, 28-29, 30-27, 29-28, 29-28, 30-27).
7 MAGGIO
Sedicesimi. 
(75 kg)Cavallaro b Kazimzade (Aze) kot 2 dopo 2:44.
5 MAGGIO
Sedicesimi. 
(57 kg.)
Barreras (Mex) b Baldassi p. 3
Sedicesimi
(92 Kg)
Mouhiidine b Oralbay (Kaz) p. 3 (4-0; 29-28, 30-27, 30-27, 30-27, 28-28)
4 MAGGIO
Trentaduesimi. 
(51 Kg)
Makhmetov (Brn) b Camiolo split decision, p. 3
Sedicesimi
(+92 Kg)
Arzola Lopez (Cuba) b Lenzi p. 3 (30-27, 30-27, 30-27, 30-26, 29-28).
3 MAGGIO
Sedicesimi. 
(60 kg)
Hamout (Mar) b Iozia split decision 3.
1 MAGGIO
Trentaduesimi
(57 kg)
Baldassi b Labidi (Fra) p. 3 (29-27, 27-29, 26-30, 28-28, 29-27. 4-3 dopo l’intervento della commissione di revisione) 
Trentaduesimi.
(60 kg)
Iozia b Tuniyev (Blr) p. 3 (4-1. 29-28, 28-29, 29-28, 29-28, 29-28)

Un pensiero su “Mouhiidine vince nei massimi, ma per la giuria l’oro va al russo…

  1. Purtroppo succede da sempre, persino alle Olimpiadi, una marea di clamorosi casi. Figuriamoci quando IBA è tutta in mano alla nazione del pugile che combatte.

    La boxe ha bisogno di ripulirsi, da sempre.

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