
L’hanno fatto ancora una volta.
Chi?
I francesi.
Ieri a Laval in Francia, appunto, europeo dei pesi welter. Titolo vacante.
L’organizzatore Gerard Teysseron firma la riunione.
Si affrontano il pugile locale Jordy Weiss (30-0) e lo spagnolo Jon Miguez (17-0).
Alla vigilia del match (così scrive il sito espabox.com) il clan francese chiede ai colleghi iberici di firmare un documento in cui accettano la non effettuazione del controllo antidoping a fine incontro.
Gli spagnoli si rifiutano di farlo.
Il match va in scena.
L’antidoping no (la fonte è sempre la stessa, espabox.com).
Vi ricorda qualcosa?
Massy, Francia, 24 giugno 2022.
Europeo dei pesi medi, Matteo Signani vs Anderson Prestot.
L’organizzatore Gerard Teysseron firma la riunione, anche se la gestione della stessa sembra sia affidata a un promoter locale.
La notte, a incontro concluso, si scopre che il medico dell’antidoping non c’è.
Non c’è neppure un sostituto.
Non c’è nessuno.
Quello che è accaduto per Matteo Signani si è ripetuto con Jon Miguez.
Non è stata rispettata l’obbligatorietà del test antidoping, prevista dall’EBU stessa.
Il regolamento, al punto 22.1.1, recita: “Il test antidoping obbligatorio deve essere effettuato dopo la gara, sotto la cura dell’Associazione nazionale affiliata. Qualsiasi pugile che non superi tale prova, sarà soggetto alle sanzioni stabilite nel regolamento del Campionato EBU”.
Ma poco prima, al punto 20.1 delle regole dice: “Il campionato EBU e il regolamento pugilistico possono essere adeguati in qualsiasi momento a circostanze speciali ed eccezionali con una maggioranza di 2/3 del Consiglio EBU”.
Di certezze non c’è traccia.
Non è stata l’unica chicca della serata.
Il combattimento è finito in parità, il titolo è così rimasto vacante.
I cartellini: Roberto Di Mario 116-112 per Weiss, David John Irving 111-117 per Miguez, Hugues Hellebaut 114-114.
Tre diversi modi di interpretare lo stesso incontro.
Dieci punti di differenza tra due giudici.
Non ho visto il match, quindi non sono in grado di esprimere un parere sui verdetti.
Ma una cosa è certa: uno dei due, tra l’italiano e l’irlandese, ha preso un abbaglio.
C’è uno strano precedente.
Titolo dell’Unione Europea dei supergallo Florian Montels vs Geram Eloyan, poco più di due mesi fa.
Di Mario 116-112 per Eloyan, Irving 115-113 per Montels (in questo caso, il terzo giudice Agapito Gomez concordava con il nostro: 115-113 per Eloyan).
Hanno evidentemente frequentato scuole diverse.
Uscendo dal personale, ma rimanendo nel tema.
Una settimana fa si è disputato l’europeo dei supergallo (donne) in Polonia.
Laura Grzyb ha sconfitto Marcia Cecchi per split decision.
Fabian Guggemheim 97-93 per l’italiana.
Vladislavs Kadikis 98-92 e Freddy Rofu 96-94 per la polacca.
Dieci punti di differenza in dieci riprese.
Complimenti.
Fare peggio è impossibile.
I criteri di giudizio degli ufficiali di gara dell’European Boxing Union credo vadano rivisti. Bisognerebbe puntare a una maggiore uniformità di valutazione, per poi generare fiducia nel risultato proposto.