Storia di Jermaine Franklin, 989 Assassin. Sabato sfiderà Joshua


L’omone fatica a stare in equilibrio sul tetto del villino. Il sole è alto nel cielo. Anche se sono ancora i primi giorni di marzo, l’aria è calda. Un po’ troppo per chi sta faticando. È il 2022. Sembra, finalmente, che il mondo sia riuscito a mettere il peggio dietro le spalle. Lui sistema una tegola, poi un’altra. Ha l’affanno, si sente pesante, impacciato nei movimenti. I chili sulla pancia aumentano ogni giorno di più, il nervosismo lo divora e lui pensa di placarlo mangiando porcherie in quantità industriale.Poi, quando è solo e sudato lassù sul tetto, maledice l’intero universo. Ha peccato e ora sta pagando.
Eppure davanti agli occhi dovrebbe avere un bel cartello con su scritto PERICOLO! In famiglia, diabete, pressione alta e problemi cardiaci si sono portati via per sempre più di una persona. Il Covid, la pandemia, la mancanza di lavoro, non lo hanno aiutato certo a conservare la serenità. Adesso, il peso non lo sente solo nel fisico, occupa anche gran parte della mente.
Jermaine jr è un pugile, ma forse sarebbe più giusto dire era. Non combatte da tempo ormai. L’ultima esibizione è datata 5 ottobre 2019. Poi è scoppiato il virus, gli organizzatori hanno chiuso le porte e lui ha capito che qualcosa doveva pure inventarsi. Le sue due bambine non potevano certo procurarsi il cibo da sole. Aveva chiesto aiuto a qualche amico. E alla fine era uscito fuori un posto nella Duro-Last, un’azienda che fornisce materiale per la costruzione dei tetti.
E la boxe?
In quel dannato spazio temporale occupato solo dalla pandemia, gli avevano proposto due incontri. Il 20 agosto 2020 contro Keenan Kickman e il 22 aprile 2021 contro Stephan Shaw. Aveva risposto sì a entrambe le offerte, erano saltati entrambi gli impegni.
E adesso è qui a mettere tegole sui tetti. I turni di lavoro riempiono le sue giornate, dodici ore a smistare materiale o a montarlo.

La boxe è entrata lentamente nella sua vita tanto tempo fa. In palestra l’ha portato Darmin Lamar, il patrigno, quello che ha sposato Andrea ed è entrato in famiglia. A Darmin il pugilato è sempre piaciuto, il piccolo poi ne aveva bisogno, e allora si è deciso. Jermaine jr aveva fin da bambino un fisico robusto. Aveva provato con la lotta, poi con il Football Americano. A tredici anni era entrato in palestra scortato dal patrigno, a quattordici era salito per la prima volta su un ring per disputare un combattimento.
Adesso vorrebbe tornarci su un ring, ma sembra che nessuno sia disposto ad aiutarlo. Finalmente arriva un’offerta. Otto round contro Rodney Moore, un tizio con un record imbarazzante e una lunga serie di sconfitte negli ultimi match. Lo affronta il 5 gennaio del 2022 e lo liquida in meno di cinque round. Un ko nel giusto tempo e via.

Jermaine jr nasce il 26 ottobre 1993 a Saginaw (Michigan), città di origine di grandi personaggi, tra cui Steve Wonder e Serena Williams.  
Fin da bambino ha una costituzione robusta. Anche per questo la sua è un’infanzia difficile. Vive in una famiglia in cui il padre, Jermaine sr Jenkins, lascia casa quando lui è ancora piccolo. Sono giorni complicati. Per porre un freno alla rabbia, si mette a mangiare junk food (cibo spazzatura) senza pensare alla salute. Arriva a pesare 136 chili, trasformandosi così in un bersaglio per il bullismo locale. Questo lo porta a una reazione aggressiva, lo conduce a un passo dal baratro. La boxe, il lavoro in palestra, la fatica, riescono a salvarlo da pericolose derive.
Ad occuparsi di lui in casa è nonna Bernice. Jermaine jr le vuole un mondo di bene. Al punto che quando lei, per colpa degli anni e dei relativi malanni, non è più indipendente, lui lascia le scuole superiori e si prende cura della persona che tanto l’ha amato.

Oggi Jermaine jr è un ragazzone di 188 centimetri che continua a vivere con un peso in eccesso.
Lo chiamano 989 Assassin, così, tanto per creare un clima disteso. Assassin sicuramente sapete cosa voglia dire. Il numero, 989, è il codice telefonico di Saginaw, una zona ad alto rischio. Il 30% della popolazione vive sotto la soglia della povertà. Inquietanti statistiche sulla criminalità non contribuiscono a rasserenare gli animi degli onesti. La cittadina è al settimo posto tra le zone più pericolose del Michigan (dato pubblicato dal National Council for Home Safety and Security nel 2020). Meno di 50.000 abitanti, più di 2.000 crimini violenti l’anno. Con un’altissima percentuale di stupri contro le donne.
È in questa realtà che si muove Jermaine jr.

Per due anni, quasi tre, si è trovato nella terra di nessuno. Sospeso tra un lavoro che garantiva uno stipendio a fine mese e il sogno di diventare campione, magari anche ricco.
La vita non sembrava avere il suo stesso programma.
“Perché?” si chiedeva lui ogni sera.
Boxava da peso massimo e aveva un record immacolato, 21-0, con 14 successi prima del limite. Ottimo jab, velocità di braccia, fisico solido, buon lavoro al corpo, coraggio.
Cosa gli mancava? Forse tutte queste qualità erano di medio livello, mancavano quei picchi che hanno sempre attirato l’attenzione. O forse era solo sfortunato.

Si tormentava nel dubbio, fino a quando non arrivava la botta, diciamo, di fortuna.
Un ingaggio per affrontare Dillian Whyte, il 26 novembre 2022 alla Wembley Arena.
È fatta, pensava.
Il peso era ancora in eccesso. Nell’ultimo incontro, contro Rodney Moore, la bilancia aveva segnato 126 chili. Un po’ troppi, rispetto a quel metro e ottantotto centimetri di altezza. Ma era convinto di potercela fare. Se lo ripeteva sino alla nausea, fino a crederci.
Disputava un grande match, proponeva quello che per lui era il massimo livello. Impegnava Whyte, accusava un calo solo nella parte finale del combattimento. Qualcuno lo vedeva addirittura vincere. Due giudici invece propendevano per la sconfitta. Il terzo compilava un cartellino di parità. Il vecchio Dillian se la cavava con un verdetto a maggioranza.
Poi, qualcosa accadeva.
Stavolta non posso usare eufemismi.
Arrivava la botta di culo.


Pur non avendo nomi importanti nel suo record, escluso quello di Dillian Whyte, Jermaine jr Franklin, il cognome è quello della mamma, sabato 1° aprile salirà sul ring della 02 Arena di Londra e affronterà Anthony Joshua. Ah, stavo dimenticando. Intascherà più o meno 800.000 sterline, che non solo rappresentano la borsa più importante della carriera. Ma sono anche il totale degli ingaggi da quando è diventato professionista nel 2015 a oggi.
Mezz’ora dopo l’annuncio di Matchroom, il mondo dei social l’ha già seppellito di critiche. I tifosi stilano pronostici che non lo vedono passare indenne la terza ripresa, i bookmaker fissano la sua quota a 8. Punti cento sterline e ne vinci 800, nel caso irreale che lui ce la faccia. Un po’ quello che si era letto e sentito alla vigilia del primo confronto tra AJ e Andy Ruiz.
Qualcuno, più buono d’animo, racconta come la grande occasione sia arrivata dopo una prestazione da applausi in un match perso. E tira fuori per la centesima volta la storia di Rocky, Apollo Creed e Sylvester Stallone.
Jesse Addison e Lorenzo Reynolds, che poi è suo figlio, sono gli allenatori di Franklin. Si tappano le orecchie, mettono i blocchi ai siti dedicati al pugilato sparsi in Rete e vanno avanti.
Ora che manca davvero poco al match, ci raccontano di quanti miglioramenti JF sia riuscito a fare in questa preparazione. Dicono abbia perso tredici chili, rispetto all’ultimo combattimento. Il che vorrebbe dire che al peso dovrebbe fermare la bilancia a 101.
Vedremo.
Aggiungono che questa dieta, severa ma bilanciata, abbinata a un rigido allenamento, lo ha portato ad essere più veloce, più resistente alla distanza.
Vedremo.
Lui promette di mettere ko Anthony Joshua, che ogni volta che sente pronunciare la mitica frase: “Ti spiezzo in due”, ride di cuore e, qualche volta, replica: “Hai scelto il momento sbagliato per queste spacconate”.
Vedremo.
Per non farsi mancare nulla, Jermaine jr a una settimana dal match ha denunciato il suo organizzatore. Ha deciso di portare in tribunale la Dmitri Salita Promotion. Il titolare ha sorriso, ha ricordato che sarebbe stato meglio non avvelenare la vigilia con ulteriori tensioni e ha detto che ne riparleranno a incontro concluso.
Vedremo.
A due giorni alla sfida, AJ ha annunciato che in caso di sconfitta, lascerà la boxe.
JF non ha lanciato altri proclami, male che vada tornerà a costruire tetti.
E racconterà ai nipotini di quando, in una notte di aprile del 2023…

COSA
Anthony Joshua vs Jermaine jr Franklin (pesi massimi, 12 riprese)
DOVE
02 Arena, Greenwich, Londra (Gran Bretagna)
QUANDO
1 aprile 2023, attorno alle 23:00 ora italiana.
TELEVISIONE
Su DAZN (ore 20:00 inizio del collegamento). Telecronaca: Niccolò Pavesi, commento tecnico: Alessandro Duran
SCOMMESSE
Joshua a 1.08, Franklin a 8. Pari a 23.
BORSE
Joshua circa 10 milioni di sterline, Franklin 800.000 sterline.

ANTHONY JOSHUA (scheda)
Anni: 33
Altezza: 1.98
Peso ultimo match: 111 kg
Record: 24-3-0
Vittorie per ko: 22
Ultimi cinque incontri
1 giugno 2019 Andy Ruiz – kot 12
(massimi IBF, IBO, WBA, WBO)
7 luglio 2019 Andy Ruiz + p. 12
(massimi IBF, IBO, WBA, WBO)
12 dicembre 2020 Kubrat Pulev + ko 9
(massimi IBF, IBO, WBA, WBO)
25 settembre 2021 Oleksandr Usyk – p. 12 
(massimi IBF, IBO, WBA, WBO)
20 agosto 2022 Oleksandr Usyk – SD 12
(massimi IBF, IBO, WBA, WBO)

JERMAINE FRANKLIN (scheda)
Anni: 29
Altezza: 1.88
Peso ultimo match: 114 kg
Record: 21-1-0
Vittorie per ko: 14
Ultimi cinque incontri
Ultimi cinque incontri
13 aprile 2019 Rydell Booker + UD 10
12 luglio 2019 Jerry Forrest + SD 10
5 ottobre 2019 Pavel Sour + UD 10
7 luglio 2022 Rodney Moore + kot 5
26 novembre 2022 Dillian Whyte – MD 12

PROGRAMMA
Mosca (Internazionale WBC, 10×3) Galal Yafai (3-0) vs Moises Calleros (36-10-1); massimi (12×3) Anthony Joshua (Gran Bretagna) vs Jermain Franklin (USA); massimi (WBA Continental, 10×3) Fabio Wardley (15-0) vs Michael Polite Coffie (13-3-0); medi (10×3) Austin Williams (13-0) vs River Wilson-Bent (14-2-1), leggeri (8×3) Campbell Hatton (10-0) vs Louis Fielding (10-7-0); superpiuma (8×3) Jordan Flynn (8-0) vs Kane Baker (18-9-1); massimi leggeri (8×3) John Hedges (7-0) vs Daniel Bocianski (11-2-0).


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