Zucco affronta Brown, un altro esame per puntare sempre più in alto


La boxe è una questione di tempo e spazio. Si giocherà su questi temi anche l’intrigante sfida di stasera, venerdì 24 marzo, all’Allianz Cloud di Milano tra Ivan Zucco e Germaine Brown. In palio il titolo Internazionale WBC dei supermedi, cintura nelle mani dell’italiano.
Il britannico ha bisogno di utilizzare l’intero palcoscenico, l’ampiezza del ring è l’area in cui può fare valere mobilità di gambe e velocità di braccia. Per trovare la giusta scelta di tempo e mettere a segno i suoi colpi, deve necessariamente sfruttare la media distanza.
Zucco farà di tutto per impedire la conquista di questo spazio. Le qualità migliori del campione sono il ritmo, la pressione e la solidità dei colpi. Il suo compito sarà soprattutto uno. Ridurre l’ampiezza del terreno di scontro, trasformare l’intero ring in uno spicchio di tappeto su cui mettere a frutto le sue doti.
Un match di pugilato non ha per protagonisti due tizi che stanno lì a scambiarsi cazzotti. È una sfida di fisico, ma anche e soprattutto di testa. Tutta la fatica, il dolore, i sacrifici accumulati nei mesi della preparazione devono essere immagazzinati nella mente. Scelte tattiche, traiettorie dei colpi si nascondono nell’animo del fighter, pronti a uscire fuori in automatico, senza il bisogno di starci tanto a pensare.
Il combattimento rivela quanto quegli automatismi facciano parte dell’atleta. Perché puoi anche essere un fenomeno in allenamento, ma è quando sei costretto a confrontarti con la tensione del match, quando hai un davanti un uomo che vuole quello che è tuo, che si vede quanto vali.
L’ultimo incontro di entrambi ha dato risposte sul tema.
Ivan Zucco non sale sul ring da quasi un anno. Il 22 aprile del 2022 ha conquistato il titolo nella sua tana, a Verbania. Ha messo ko a 1:30 del secondo round Marko Nikolic, dopo avergli inflitto poco prima un knock down. Ma è stato nella prima ripresa, quando mancava una manciata di secondi alla fine, che abbiamo imparato qualcosa in più su di lui. Un montante destro del serbo lo ha preso in pieno volto. Un leggero cedimento, pochi attimi per riprendersi e la battaglia è ricominciata. Ecco, tra le doti che un pugile deve avere, se vuole davvero diventare un campione, c’è la capacità di guardare oltre. Farsi venire dei dubbi sul ring è pericoloso, può significare l’inizio della fine. Recuperare in fretta è una dote che fa la differenza.
Ivan, nell’occasione, ha saputo gestire al meglio ansie e dolori.
Ed è stato proprio nell’ultimo match, l’11 giugno 2022, che Brown ha portato nella lotta molti dei suoi dubbi. Fino a quel momento aveva dato l’impressione di un gioiellino senza difetti. Dodici match, altrettante vittorie. Poi è arrivato Zak Chelli e lo ha messo davanti ai suoi problemi. Lo ha pressato, mandato a vuoto, lo ha dominato sul tempo e sull’aggressività. Germaine è riuscito ad arrivare sino in fondo. È tornato in palestra e domani salirà sul ring di Milano per ricominciare a vincere. Ma il tarlo potrebbe essere rimasto lì, pronto a consumarlo.
Ivan Zucco è un pugile che offre spettacolo, ha sostanza nella sua boxe. Come per tutti gli imbattuti, non se ne conoscono ancora i limiti. Sedici match, altrettante vittorie, quattordici prima del limite. È uno dei migliori italiani del momento, appartiene al primo livello del nostro parco atleti. Bracca l’avversario, taglia le sue vie di fuga, lo chiude in spazi ristretti e poi lo punisce. Ritmo, pressione, consistenza dei colpi.
Due diversi modi di interpretare questo sport. Il campione si fa preferire nel pronostico. Sa gestire meglio spazio e tempo. E ha le armi per portare a casa un nuovo successo. L’incontro sarà impegnativo, lo sfidante è un tecnico che conosce bene la nobile arte. Manca di potenza, è vero. Ma sul ring si muove assai bene e anche lui sa gestire le difficoltà.
Un clou davvero interessante quello dell’Allianz Cloud. Un esame tosto per il nostro pugile, un 24enne con progetti ambiziosi. Vuole una sfida con Giovanni De Carolis, insegue un match europeo, sogna di salire sul ring del Madison Square Garden. Un passo alla volta. Domani sarà importante anche per questo.
L’avvio sarà quello di sempre. Quando combatte Ivan non si può sbagliare. Sguardo sicuro, occhi negli occhi con Andrea, papà e allenatore, a cui consegnerà la collana d’oro che porta al collo. Un rituale che si ripete senza variazioni. È accaduto sedici volte da quando è diventato professionista, sarà così anche stavolta. E poi, via, a lottare per difendere quello che è suo.

PROGRAMMA (Allianz Cloud, Milano) Supermedi (Internazionale WBC, 10×3) Ivan Zucco (16-0, 14 ko, 75,950 kg) vs Germaine Brown (12-1-0, 3 ko, 76,203 kg); superwelter (campionato italiano, 10×3) Francesco Russo (12-2-0, 69,780 kg) vs Christian Mazzon (9-4-0, 69,853 kg); welter (8×3) Maxim Prodan (20-2-1, 68,150 kg) vs Mirko Marketti (8-4-0, 67,870 kg); medi (8×3) Giovanni Sarchioto (6-0, 73,900 kg) vs Houcine Moulahi (4-13-2, 74,047 kg); superwelter (4×3) Morgan Moricca (debutto) vs Mario Giovanni Zolli (1-2-0); superwelter (6×3) Kone Yaya (debutto) vs Riccardo Pompeo Mellone (3-28-1); gallo (4×2, donne) Gloria Peritore (debutto) vs Chiara Giselle Insarrualde (debutto).
TELEVISIONE – Diretta su DAZN dalle ore 20:00. Telecronista Niccolò Pavesi, commento tecnico Alessandro Duran.

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