Parigi 2024. Il CIO annuncia le categorie di peso. L’IBA quote e tornei. La boxe presa a morsi…

Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha annunciato le categorie che saranno presenti nel torneo di pugilato all’Olimpiade di Parigi 2024.
Sette maschili: mosca (51 kg), piuma (57 kg), superleggeri (63,5 kg), superwelter (71 kg), mediomassimi (80 kg), massimi (92 kg), supermassimi (+92 kg).
Rispetto agli ultimi Giochi, Tokyo 2020, escono welter e medi (preferendo una categoria intermedia, quella dei superwelter) e cambia il limite per sei categorie su sette. In Giappone i maschi erano 186, in Francia saranno 124 (62 in meno). Avevano 11 categorie di peso a Pechino 2008, 10 a Rio de Janeiro 2016, 8 a Tokyo 2020. Ne avranno 7 a Parigi 2024.
Sei femminili: mosca (50 kg), gallo (54 kg), piuma (57 kg), leggeri (60 kg), welter (66 kg), medi (75 kg).
Rispetto a Tokyo 2020, entrano i pesi gallo e cambia il limite di quattro categorie su sei. A Tokyo 2020 le donne erano 100, saranno 124 in Francia (24 in più). Avevano 3 categorie di peso all’esordio di Londra 2012, stesso numero a Rio de Janeiro 2016, 5 a Tokyo 2020. Ne avranno 6 a Parigi 2024.
Identico il numero degli atleti in gara per uomini e donne (124).

Più spazio alle donne significherà allargare lo spettro della competizione, in un settore che numericamente è decisamente meno consistente di quello maschile.
Per l’IBA l’Olimpiade di Parigi potrebbe essere l’ultimo ballo. Al momento l’indirizzo politico del CIO è quello dell’esclusione a partire da Los Angeles 2028. Nella sua ultima sessione ha confermato i 28 sport in programma. La boxe non c’è.

Definiti i sistemi di qualificazione (ancora in dubbio se il torneo sarà gestito dall’IBA o da una nuova Task Force nominata dal CIO). Si possono leggere sul nuovo sito dell’IBA.
Dal 31 aprile 2024 al 31 maggio 2024 i tornei di qualificazione, con un raggruppamento mondiale finale.
A determinare i partecipanti saranno le classifiche al 31 dicembre 2023.

A febbraio 2023 l’IBA (l’Ente che gestisce il dilettantismo ed è attualmente sospesa dal CIO) saprà se il Comitato Olimpico Internazionale avrà annullato la sospensione oppure no. Da questa decisione dipende molto del futuro della boxe olimpica. Ogni comunciato dell’IBA è un annuncio trionfale, ogni nota del CIO porta sempre di più verso il baratro.
Credo che il CIO abbia sbagliato a pretendere nel pugilato lo stesso numero di partecipanti sia tra gli uomini che nel torneo femminile, a stabilire un gap così profondo (nei limiti di peso) tra le categorie. Penso che i criteri di qualificazioni siano (eufemismo) sbagliati. Sono dell’idea che la Federazione Mondiale di pugilato abbia portato questo sport ai suoi limiti (in basso) storici, che stia facendo davvero poco per farlo uscire dal pantano in cui era finito a Rio 2016. Non vedo un solo passo, azione, scelta che possa regalare un minimo di ottimismo a chi ha cuore il pugilato.
E non ho toccato il settore arbitri e giudici…

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