
Richard McLaren, dopo tre mesi di indagine, ha chiuso la prima parte del compito affidatogli dall’AIBA. Investigare sul comportamento di arbitri e giudici all’Olimpiade di Rio de Janeiro 2016.
L’avvocato canadese e la sua squadra hanno prodotto un rapporto di 149 pagine.
Il risultato di questa prima parte del lavoro (la seconda si concluderà a novembre, l’ultima a febbraio) è la scoperta di come una cultura corrotta all’interno dell’AIBA abbia facilitato la manipolazione degli incontri, incluso uno che è risultato oggetto di un’offerta di tangente con numeri a sei cifre.
E stato descritto il modo in cui la complicità di alti dirigenti abbiano permesso la messa in atto della corruzione.
McLaren ha detto di non essere in grado al momento di rivelare il numero esatto di incontri manipolati, ma ha detto che potrebbero essere anche undici.
Ha confermato che tra questi ci sono: Michael Conlan (Gbr) vs Vladimir Nikitin (Rus) nei quarti di finale pesi gallo. La finale dei massimi tra Evgeny Tischenko (Rus) e Vasily Levit (Kaz). Dubbi sulla finale supermassimi tra Tony Yoka (Fra) e Joe Hoyce (Gbr).
C’è stata l’offerta di una tangente fino a 216.000 euro per concordare l’esito della semifinale dei leggeri tra Otgondalai Dorjmabuu (Mon) e Sofiane Oumiha (Fra). La tangente non è stata versata. Il francese ha vinto con cinque identici cartellini dei giudici.
“Il professor McLaren e il suo team hanno identificato un sistema per manipolare i risultati degli incontri al torneo di boxe di Rio 2016. Sono determinato a garantire che i pugili ricevano un combattimento leale”, ha affermato Umar Kremlev. Il presidente dell’AIBA, che ha commissionato l’inchiesta, è stato nominato nel 2017 segretario generale della Federazione russa, nel 2018 è entrato nel Comitato Esecutivo dell’AIBA e nel 2020 ne è diventato presidente.