Riporto la definizione di immobilismo dal vocabolario online Treccani.
Mi sono permesso di inserire il termine pugilistico al posto del termine politico usato dalla Treccani.
immobilismo – Nel linguaggio pugilistico, con sfumatura polemica, atteggiamento, da parte di un governo, di staticità, di resistenza passiva, di opposizione di fatto, anche se non programmata, nei riguardi delle possibili soluzioni progressiste o comunque profondamente innovatrici dei problemi pugilistici, soprattutto nel campo del pugilato estero. Per estensione, mancanza di iniziativa, tendenza a mantenere immutato uno stato di cose, opponendosi a ogni novità o trasformazione”.
L’AIBA non cambierà fino a quando non cambieranno tutti i dirigenti che formano l’attuale governance: presidente, vice presidenti e comitato esecutivo.
L’azzeramento totale della governance era quello che il Comitato Olimpico Internazionale aveva chiesto al momento della sospensione dell’Associazione a tempo indeterminato, concedendo in cambio la promessa di un accurato riesame della situazione dopo l’Olimpiade di Tokyo 2020.
Oggi a Instanbul, l’AIBA ha confermato di non avere alcuna intenzione di cambiare.
Solo mercoledì scorso Mohamed Moustahsane, dimessosi il 6 di questo mese, aveva inviato una lettera alle Federazioni Nazionali. Ho letto quella lettera, il dimissionario attaccava così:
“Cari membri AIBA,
L’AIBA terrà una riunione del Comitato Esecutivo Straordinario il 31 agosto nella città di Istanbul, in Turchia.
Durante questo incontro verranno discussi punti importanti per l’AIBA: sport, finanza e governance. Il Comitato Esecutivo ascolterà attentamente il rapporto delle tre task force che sono state create lo scorso luglio per preparare il campo alle riforme. Gli adeguamenti necessari saranno effettuati secondo le loro raccomandazioni, in quanto è estremamente importante per la preparazione del prossimo Congresso AIBA. Durante la riunione sarà discussa anche la mia sostituzione e la nomina di un nuovo presidente della commissione etica…”
Oggi (anticipa il sito insidethegames.biz) Mohamed Moustahsane ha ritirato le dimissioni ed è tornato a essere il presidente ad interim dell’AIBA, sembra su spinta dello stesso Comitato Esecutivo.
Moustahsane era il presidente della commissione sorteggi arbitri e giudici ai Giochi di Rio 2016.
La questione arbitri e giudici è ampiamente trattata nelle trenta pagine del rapporto, firmate da Nenad Lalovic, Richard Carrion ed Emma Terho, che la Commissione di Inchiesta ha consegnato al Comitato Esecutivo del CIO suggerendo la sospensione dell’AIBA. Le Olimpiadi prese in considerazione sono state quattro: Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016.
Come conclusione generale, il comitato di inchiesta del CIO ha rilevato che l’AIBA ha ricevuto accuse coerenti con l’esperienza relativa ai sorteggi, alle decisioni arbitrali e ai giudizi che hanno causato da tempo una preoccupazione costante per gli atleti.
“Una commissione AIBA, presieduta da Tom Virgets, ha indagato sulle accuse di corruzione tra alti funzionari, giudici e arbitri. Tutti i 36 arbitri e giudici di Rio sono stati sospesi durante le indagini. Questa indagine ha riportato prove di una cattiva cultura interna guidata dal potere, dalla paura e dalla mancanza di trasparenza.
…
Durante le Olimpiadi di Rio 2016, il presidente della Commissione sorteggi era Mohamad Moustahsane“. (articolo 3.2.4 del rapporto della Commissione Inchiesta del CIO).
E ancora: “Il comitato investigativo speciale dell’AIBA ha concluso che la manipolazione del sorteggio degli arbitri e dei giudici durante i Giochi Olimpici di Rio 2016 sia stata il risultato degli interventi di diversi attori nell’ambito della responsabilità principale del signor Karim Bouzidi, uno dei quali è il presidente della Commissione sorteggi: il signor Mohamad Moustahsane successivamente nominato Presidente ad interim“. (articolo 3.3 del rapporto della Commissione di Inchiesta del CIO).
Sapevo che l’AIBA non aveva nessuna volontà di rinnovamento, ma non credevo arrivasse a tanto. Convocare un Congresso per eleggere il successore del presidente ad interim dimissionario e chiudere lo stesso Congresso con il ritiro delle dimissioni e il proseguimento nel ruolo è impresa degna dei migliori trasformisti che abbiano mai calcato qualsiasi palcoscenico.
Resta in piedi la divisione all’interno delle federazioni americane.
Pat Fiacco ha rivelato al sito aroundtherings.com: “Il rifiuto di inchinarmi alle pressioni è la ragione per cui alcune importanti organizzazioni del pugilato americano hanno chiesto le mie dimissioni“. Le Federazioni in questione sono venticinque e comprendono le zone del Sud America, Centro America e Caraibi. Oggetto della richiesta di dimissioni era anche l’attuale vice presidente Osvaldo Bisbol.
Prossimi appuntamenti: 13 o 14 dicembre a Losanna per il Congresso Straordinario che modificherà l’attuale Statuto, 28 marzo 2020 (data da confermare) Congresso Elettivo con nomina del nuovo presidente e del nuovo Comitato Esecutivo.
Resto sempre più convinto che a Parigi 2024 il pugilato sarà gestito da una nuova associazione mondiale. L’AIBA ha già causato danni inestimabili, è tempo che qualcuno le impedisca di rovinare ancora di più il pugilato.