Tante stranezze e una follia, tutte racchiuse in un solo combattimento…

Cinque anni fa ho scritto questo articolo
su uno dei più strani match che io abbia mai visto.

Un incontro incredibile, una sfida in cui accade di tutto. È il 16 agosto 2014, al Coliseo Hector Sola Bezares di Caguas (Portorico) si affrontano Roberto “Azabache” Castaneda (a sinistra nella foto) e Josè “Wonder Boy” Lopez per il titolo FECARBOX Wbc dei supergallo.
Come è possibile che un messicano (affiliato alla Federazione nordamericana) e un portoricano (affiliato alla Federazione caraibica) possano sfidarsi per un titolo del Centro America?
È un po’ come se uno nato a Roma e tesserato per il Lazio e uno di Napoli tesserato per la Campania si battessero per il titolo del Nord Italia.
L’arbitro è Roberto Ramirez sr.
Sulle spalle e sulle braccia porta la sponsorizzazione della Telmex: la maggiore compagnia telefonica messicana. Mi chiedo il perché e scopro che la Telmex è uno dei principali donatori del fondo che raccoglie i soldi che andranno a garantire pensioni ai pugili, fondo gestito dal Wbc tramite una società che ha sede nel Nevada. Almeno questo è chiaro.
I giudici sono Cesar Ramos, Josè Roberto Torres e Carlos Colon.

Tutti e quattro gli ufficiali di gara, arbitro e giudici, sono portoricani. Quale garanzia di imparzialità potrà esserci in una giuria totalmente composta da connazionali di uno dei due protagonisti? Sembra che sia la prassi per risparmiare sui costi dei biglietti aerei e sul pagamento degli alberghi. La riunione è organizzata dalla Top Rank…
Il titolo si svolge sulla distanza delle 8 riprese. Perché non 12 o (con delega speciale) 10, come da regolamento? Qui è più difficile trovare una risposta, le federazioni locali godono di eccessiva autonomia e spesso vanno per una strada diversa da quella maestra.

Primo round (sopra il video).
Cinque atterramenti in un minuto e 37 secondi!
Va giù lo sfidante messicano Castaneda dopo 1:23. Va al tappeto per quattro volte il campione portoricano Lopez a 1:50, 2:13, 2:37, 3:00.
Il Wbc non ha nel regolamento il ko dopo tre knock down, fermare il match è a discrezione dell’arbitro.
Il gong suona un decimo di secondo dopo il quarto kd di Lopez. Ma la campana, sempre dalle regole Wbc, non blocca il conteggio. Stavolta però accade qualcosa di molto strano.
Lopez va giù, si rialza, barcollante va verso l’angolo, uno dei suoi secondi lo aiuta a sedersi sullo sgabello.
A quel punto arriva l’arbitro, scansa Gerardo Sanchez jr che sta cercando di far riprendere il suo pugile, e comincia il conteggio del portoricano che è già seduto sullo sgabello!
Credo che questo possa essere considerato un errore tecnico, l’unico motivo per cui si possa cambiare un verdetto.
Il Wbc consiglia il cronometrista di non suonare il gong se uno dei due pugili è al tappeto. Vista la quasi contemporaneità degli eventi, non me la sento di dargli colpe. Ma le regole dicono anche che l’arbitro deve iniziare immediatamente il conteggio del pugile finito kd, accertarsi che sia in grado di continuare e solo dopo la fine del conteggio e  il suono della campana permettergli di raggiungere l’angolo. Nessuno può aiutare il pugile prima che la ripresa sia conclusa.
Il signor Roberto Ramirez sr permette invece che Lopez raggiunga l’angolo grazie all’aiuto di uno degli uomini del suo clan, soltanto dopo e in maniera perlomeno singolare fa scattare il conteggio.
Il match ha altri due knock down: nel secondo e nel terzo round ad andare al tappeto è Roberto Castaneda che alla fine delle otto riprese perde la sfida per Majority Decision dopo otto riprese: un pari e due cartellini per Lopez (a sinistra nella foto sotto).

2

La storia finisce qui? Non conoscete la boxe.
Il giorno dopo il giudice Cesar Ramos (il cui cartellino riporta 74-72 per Lopez) accusa il commissario di riunione Josè Toto Penagaricano di condotta impropria e illegale durante la riunione. In pratica lo ritiene colpevole di avere cambiato il suo punteggio in occasione del primo round del combattimento.
Il commissario di riunione reagisce sdegnato e chiede la squalifica a vita del giudice.
Il clan di Castellaneda chiede che il verdetto sia trasformato in no contest (in realtà avrebbe dovuto chiedere la trasformazione in no decision, essendo il match stato portato a termine…).
Ramon Orta, segretario dello Sport di Portorico nomina l’avvocato e professore di diritto Hiram Morales quale esperto che dovrà decidere sul caso.
Ci sono molti interrogativi in questa storia che da sola riassume tante delle contraddizioni che stanno minacciando il pugilato.
La gestione degli eventi minori è spesso affidata a federazioni che li gestiscono con ampia libertà di interpretazione. E questo alla fine lo pagano tutti, perché è la credibilità generale della boxe a venire messa in discussione. Sia che si disputi un campionato del mondo che sul ring ci si batta per un titolo della FECARBOX…

P.S. Il risultato è stato omologato e mai cambiato. Uno dei giudici, Carlos Colòn, ha riconosciuto di avere sbagliato nel compilare il cartellino del primo round (9-7 anzichè 10-7) e di avere chiesto agli altri di omologare il loro giudizio al suo, ma nessuno ha pensato fosse sufficiente per una modifica del verdetto. I due pugili sono ancora in attività, nei cinque anni successivi al match Josè Lopez (14-0 all’epoca della sfida) ha registrato un record di 6-4-1; Roberto Castaneda (21-6-1 la notte dell’incontro) ha messo assieme un record di 2-6-1.

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