I BOOKMAKER di Las Vegas hanno le idee chiare.
Il 2 maggio Floyd Mayweather jr batterà Manny Pacquiao e lo farà con una chiara vittoria ai punti.
Non hanno il minimo dubbio.
Eppure la rincorsa ai biglietti e all’acquisto della pay per view procede a ritmi pazzescchi.
I 17.000 posti a disposizione si stanno già esaurendo, nonostante i prezzi folli a cui sono stati messi in vendita: il bordo ring venduto il primo giorno a 10.000 dollari non è più disponibile. Gli altri biglietti al momento hanno costi accessibili sono a pochi eletti: gradinate alte da 6.146 a 10.627 dollari (da quei posti i due pugili si vedono solo grazie a un binocolo…), sezione mediana da 9.602 a 14.095 dollari; sezione bassa da 13.343 a 19.267 dollari (quest’ultimo biglietto offre una sedia a distanza accettabile dal ring, è in posizione centrale: è la scelta migliore per godersi il match. Per chi può…).
I pochi tagliandi ancora in circolazione sono quasi tutti a disposizione di organizzazioni/agenzie/mondo del pugilato.
Il record per un incontro di boxe è datato 2013 quando Mayweather vs Alvarez ha generato un incasso di 20.003.150 $. Se si considera che l’Arena dell’MGM potrà ospitare circa 17.000 spettatori, si capisce subito come la sfida tra Mayweather e Pacquiao sia destinata a oscurare quel primato.
Stiamo vivendo un fenomeno incredibile.
Due pugili di 36 e 38 anni, due rivali che avrebbero dovuto affrontarsi cinque stagioni fa, due campioni che sono notevolmente saliti di peso rispetto al loro periodo migliore, sono riusciti a scatenare un’attenzione eccezionale attorno alla sfida.
Eppure il favorito è chiaramente uno. Per i tecnici, ma anche per i bookmaker che raramente sbagliano.
Mayweather è dato a 100/200 da Bovada Sports, la quota migliore è quella di Bet.Online.com: 100/192. Bisogna puntare 192 o 200 dollari per vincerne 100.
PacMan è quello che in America chiamano l’underdog, lo sfavorito. William Hill paga 180 dollari di vincita ogni 100 di scommessa (Mayweather è offerto dalla stessa agenzia a 100/225).
Nessun bookmaker pensa che il match finisca prima del limite.
Il successo di Mayweather per ko è offerto a 500/100. È questa l’unica scommessa favorevole a Pacquiao, la cui vittoria prima del suono del dodicesimo round viene quotata a 450/100.
Quote altissime per il pari. La media delle agenzie paga 24 volte la posta.
In Italia i bookmaker indicano Mayweather favorito a 1.44. Il sistema è diverso da quello americano, in questo caso per ogni euro di scommessa viene pagato 0.44 di vincita. Per Pacquiao la quota è di 2.90. Punti 1 euro e ne intaschi 1.90 di vincita nel caso in cui a spuntarla fosse il filippino.
In altre parole, ovunque ti giri l’opinione generale è la stessa.
Vittoria facile di Floyd Mayweather jr ai punti.
Eppure i biglietti sono praticamente finiti nonostante i prezzi e per la pay per view è pronosticato il record. La prima stima di contatti indicano una cifra superiore ai 3,15 milioni di case collegate.
Il primato attualmente è di 2,5 milioni per Mayweather vs De La Hoya nel 2007 e di 150 milioni di incasso per Mayweather vs Alvarez nel 2013 (stavolta il bottino dovrebbe essere attorno ai 300 milioni, comprare il match costa infatti 88.95 $ più altri 10 per l’alta definizione).
La boxe è capace di generare questi affari.
Negli Stati Uniti e con Mayweather vs Pacquiao sul ring.
Vero, ma non sono forse due pugili e gli Usa non appartengono a questo mondo?