8 marzo, i numeri della vergogna

8 MARZO 2014 17 miliardi di euro E’ la stima del costo economico e sociale della violenza sulle donne in Italia. 41,2% Percentuale di donne che hanno subito violenza in casa, il 38,6% dal proprio partner, rispetto al totale delle donne oggetto di violenza. Conseguenze fisiche: lesioni addominali, lividi, disabilità, fratture, disturbi ginecologici, sterilità, malattia infiammatoria pelvica. Conseguenze psicologiche e comportamentali: abuso di alcool e droghe, depressione, ansia, disturbi dell’alimentazione e del sonno, fobie e attacchi di panico, comportamento suicida e autolesionista. 130 Le vittime di femminicidi in Italia nel 2013. 2.220 Le donne assassinate in Italia dal 2000 al … Continua a leggere 8 marzo, i numeri della vergogna

Foreman, le tre vite del gigante

 HOUSTON, ghetto di Fifth Ward. L’anno è il 1963. “Ehi Monk, Herb è proprio forte, eh?” “È un vero eroe.” “Un vero eroe, eh?” “Sì. Ha una cicatrice sulla faccia, è un duro. È stato in prigione, dicono che abbia ucciso un porco di una gang nemica.” «Un vero eroe, eh». Houston, 2501 di Lone Oak, Chiesa del Signore Gesù Cristo. L’anno è il 2001. “Reverendo, chi è un eroe?” “Chi aiuta la gente. La nostra vita è piena di buchi neri e molti di noi finiscono per caderci dentro. Alcuni vanno così giù che nessuno può tirarli fuori. Accade … Continua a leggere Foreman, le tre vite del gigante

Abituati al disprezzo delle regole

SIAMO così abituati al mancato rispetto delle regole che l’ossessiva ripetitività con cui vengono disattese ci sembra del tutto normale. Fatichiamo a stupirci, non ci indigniamo più. Accade anche nello sport, accade nella vita. Nel calcio, ad esempio. Il portiere che trattiene la palla per venti secondi, le proteste urlate dai giocatori dopo ogni fischio dell’arbitro, gli insulti agli avversari che non si fermano quando un giocatore è a terra (il regolamento è chiaro: “L’arbitro lascia proseguire il gioco fino a quando il pallone cessa di essere in gioco se, a suo giudizio, un calciatore è solo lievemente infortunato”). Non … Continua a leggere Abituati al disprezzo delle regole

Quando i campioni sbagliano

Patrizio Oliva da dilettante è stato europeo juniores, vice campione europeo assoluto, oro olimpico e miglior pugile dei Giochi di Mosca 1980. Da professionista è stato campione italiano, europeo e mondiale. E’ tornato sul ring dopo un breve ritiro ed ha riconquistato il titolo europeo. Perso ai punti il mondiale, ha appeso i guantoni al chiodo. Con lui parliamo di cultura sportiva.   Patrizio Oliva, i genitori di bambini che fanno sport sono spesso un cattivo esempio per i figli. Da atleta di successo e padre di sportive, te la senti di dare un consiglio alle mamme ed ai papà? … Continua a leggere Quando i campioni sbagliano

Ultras in famiglia. Pagano i figli

“Che tu possa incontrare la vittoria e la sconfitta, e trattare queste due bugiarde con lo stesso viso.” (Rudyard Kipling) VORREI tentare di spostare il centro del discorso sulla cultura sportiva. Non disconosco le difficoltà legate a un’impiantistica praticamente inesistente a livello scolastico, all’impossibilità degli insegnanti di fare il proprio lavoro, all’attenzione pari a zero della politica, agli ostacoli che la stessa scuola pone davanti a chi abbia scelto di fare agonismo. Ma penso che fino a quando, a qualsiasi livello, l’unica cosa importante dello sport giovanile sia il risultato non si faranno passi avanti. Avevo accennato al problema nell’articolo … Continua a leggere Ultras in famiglia. Pagano i figli