Mondiali di Liverpool 2025, rischi e speranze della squadra azzurra

Domani comincia il Mondiale 2025 (Liverpool, 4-14 settembre). L’Italia (foto sopra, all’arrivo all’Aeroporto John Lennon) ha iniziato da otto mesi un nuovo corso. Riparte da una storia recente non esaltante.
La squadra maschile viene dal fallimento di Rio 2016 (zero medaglie), dalla macchia nera di una mancata qualificazione per Tokyo 2020, dal tutti fuori ai Giochi a Parigi 2024 (un solo match vinto). L’ultimo oro italiano è datato 2013 (Clemente Russo, kg 91 ad Almaty, Kazakistan). Le ultime medaglie mondiali sono quelle di Aziz Abbes Mouhiidine (argento, kg 92, Belgrado 2021) e Salvatore Cavallaro (kg 75, bronzo nella stessa edizione di Abbes).
Nello stesso periodo (2016/2025), decisamente meglio le donne.
Irma Testa campione uscente (piuma, Nuova Delhi 2023) e argento a Istanbul 2022. Alessia Mesiano, oro ad Astana 2016 (kg 57) e bronzo (kg 60) a Istanbul 2022. Sirine Charaabi (argento nei mosca in India), Angela Carini (kg 64) argento a Ulan Ude 2019.
Di questi sei medagliati, in Gran Bretagna sarà sul ring solo Sirine Charaabi.
Testa e Mouhiidine sembra abbiano chiuso con il dilettantismo, Irma forse addirittura con il pugilato.
Giovanni De Carolis è il nuovo direttore tecnico, operativo da gennaio 2025. La nuova squadra, a mio avviso, non offre certezze. È tutta da scoprire, match dopo match. Sono sincero. Non condivido l’ottimismo di De Carolis e Clemente Russo, i tecnici. Vedo una nazionale da lavori in corso, con l’aggiunta che in passato, anche in età giovanile i campioni avevano già espresso il loro potenziale.
Sento parlare bene di Salvatore Attrattivo (50 kg). Oro, con due vittorie, al Torneo di Varsavia quest’anno. L’ho visto solo in qualche video sullo schermo del computer. Mi è sembrato avere ritmo e grinta. Qualche pecca di narcisismo, sarà colpa mia: non riesco a perdonare l’atteggiamento di chi a volte si lascia andare a una boxe a mani basse. Se riuscisse a prendere una medaglia, sarebbe una grande impresa/sorpresa.
Un gradino più su Vincenzo Lizzi (85 kg). Grande determinazione, pochi svolazzi. Ha il potenziale per fare bene. Ma la categoria è composta da gente tosta. Vedremo.
Negli uomini riscuote credito Diego Lenzi (+90 kg). È l’unico che nell’ultima Olimpiade sia riuscito a vincere un match. Se la sua condzione fisica sarà ottimale e la scelta tattica sarà, tanto per farmi capire, quella impostata con Fragomeni europeo tra i dilettanti o mondiale tra i professionisti, potrebbe regalare soddisfazioni.
Agli altri l’augurio è: stupiteci!
Irma Testa ci aveva abituati bene, fin da quando si è presentata al mondo della boxe con il bronzo del 2012 agli Europei jr in Polonia. Ha vinto il bronzo olimpico (Tokyo 2020), un oro (New Delhi 2023) e un argento ai Mondiali, due ori agli Europei assoluti. Farne a meno sarà dura. Ma è una scelta che la torrese ha fatto in piena autonomia, la boxe impone fardelli pesanti sulle spalle. A lungo andare, la vita reclama altre strade.
Il lampo potrebbe arrivare da Sirine Charaabi (54 kg), anche lei fuori all’esordio nei Giochi di Parigi ’24. Ha 26 anni, l’età della piena maturità per il pugilato dilettantistico. Sembra migliorata nell’autostima e sul piano della condizione atletica. Segnali importanti arrivano dai raduni di questa stagione. 
C’è aria di fucili spianati in giro. Credo che prima di sparare, si debba tenere conto della storia recente, che ho appena ricordato; delle assenze dei due personaggi chiave (più la Mesiano) che negli ultimi anni sono riusciti a regalare medaglie al dilettantismo azzurro. Del poco tempo a disposizione, appena otto mesi, per il nuovo direttore tecnico. Fosse un processo, l’avvocato della difesa le chiamerebbe cirscostanze attenuanti. Non sono poche.
Detto questo, bisogna però fare un’altra considerazione. Direbbe il Pubblico Ministero. Un fallimento, non intendo solo sul piano dei risultati, ma anche e soprattutto su quello delle condizioni della squadra nel suo insieme (atletica, determinazione, autostima, capacità di cambiare piano tattico nel corso del match) sarebbe un colpo micidiale per la boxe dilettantistica. E per il pugilato italiano.
Il sorteggio, secondo le buone abitidudini della World Boxing, ha cambiato orario. Ore 20:45 italiane. Sempre meglio.

COSA
Campionati del mondo Elite uomini e donne.
CATEGORIE
Dieci, sia per gli uomini che per le donne (tabella sotto).

ORGANIZZAZIONE
World Boxing
DOVE
Alla M&S Bank Arena di Liverpool (Inghilterra)
QUANDO
Dal 4 al 14 settembre.
DOVE VEDERLI
World Boxing Channel (https://www.youtube.com/@officialworldboxing)
Eurovision Sport – World Boxing Championships(https://eurovisionsport.com/pt/explore/competitions/20250904WBXLiverpool/info)
SORTEGGIO
Mercoledì 3 settembre 
PROGRAMMA
4-10 Settembre 
FASE PRELIMINARE
11 Settembre 
GIORNATA DI RIPOSO
12-13 Settembre  
SEMIFINALI
14 Settembre 
FINALI
IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO.


LA SQUADRA ITALIANA
UOMINI
50 kg
Salvatore Attrattivo (Profighting Napoli Club)
55 kg
Tommaso Sciacca (Cannata Boxe Team)
60 kg
Giuseppe Canonico (Fiamme Azzurre)
65 kg
Gianluigi Malaga (Fiamme Azzurre)
70 kg
Salvatore Cavallaro (Fiamme Azzurre)
75 kg
Remo Salvati (Esercito)
85 Kg
Vincenzo Lizzi (Carabinieri)
+ 90 kg
Diego Lenzi (Esercito)
DONNE (nella foto in alto, la squadra, credits FPI/Wagner-Mela)
48 kg
Giovanna Marchese (Boxe Bizzarro)
51 kg
Lucia Elen Ayari (Boxeing Team Catania RIng)
54 kg
Sirine Charaabi (Fiamme Oro)
60 kg
Rebecca Nicoli (Fiamme Oro)
75 kg
Melissa Gemini (Fanum Viterbo)
STAFF TECNICO
Direttore Tecnico
Giovanni De Carolis
Tecnico responsabile
Clemente Russo
Tecnici
Leonard Bundu
Patrizio Sumbu Kalambay
Preparatore tecnico
Antonello Regina
Fisioterapista
Roberto Ciccotti
Team Leader
Mariangela Verna

L’ITALIA AI MONDIALI (IL MEDAGLIERE)

IL MEDAGLIERE GENERALE (LE PRIME 15 NAZIONI)


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