A Liverpool (4-14 settembre) uomini e donne della Nazionale italiana saliranno sul ring dei Campionati del Mondo. Saranno passati otto mesi dalle prime convocazioni (4 gennaio) del nuovo direttore tecnico Giovanni De Carolis. Poco per vedere risultati eclatanti, abbastanza per capire se sia stato fatto un passo avanti. Gli ultimi dieci anni del dilettantismo azzurro non sono stati certo entusiasmanti. Il fondo è stato toccato a Tokyo 2020 e Parigi 2024.
Da Doha 2015 a Tashkent 2023 gli uomini hanno conquistato due argenti e un bronzo ai Mondiali. Questi risultati sono stati ottenuti nelle ultime due edizioni, nelle precedenti tre l’Italia non figura nel medagliere.
Per le donne (da Astana 2016 a New Delhi 2023) le cose sono andate meglio: due ori, tre argenti e un bronzo.
Ultimo ori azzurri. Clemente Russo (Almaty 2013, foto in alto) tra gli uomini. Irma Testa (New Delhi 2023) tra le donne. Oggi Clemente è con la Nazionale, ma da allenatore. E Irma non figura nell’ultima convocazione.
Restando nell’universo del dilettantismo, decisamente negativo il bottino nelle ultime tre Olimpiadi.
Solo Irma Testa sul podio, bronzo, a Tokyo 2020 nell’edizione in cui l’Italia maschile non è riuscita a qualificare neppure un atleta per il torneo olimpico.
A Rio de Janeiro 2016, zero medaglie.
Poi, il disastro di Parigi 2024. Tutti fuori al primo turno, Diego Lenzi e Alessia Mesiano al secondo.
Questi sono i fatti.


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