
Condannata dal Tribunale dell’Arbitrato Sportivo, l’International Boxing Federation cambia Corte. Lo scorso anno il Comitato Olimpico Internazionale ha mandato tre precisi avvertimenti alle Federazioni Nazionali e ai Comitati Olimpici Nazionali. Erano precisi inviti a a dissociarsi dall’IBA. Poi ha sferrato il primo affondo, informando le FN che non avrebbe potuto accettare una adesione delle FN membri dell’IBA nell’eventualità in cui la boxe rientrasse nel programma olimpico. Infine, il 30 settembre scorso ha ricordato, con una lettera, a tutti i pugili che se affiliati a una Federazione legata all’IBA non avrebbero potuto fare parte di qualsiasi dizionario dei Giochi neppure a titolo individuale, aggiungendo un monito alle FN. Una frase in cui, senza indicare specificatamente il nome, invitava tutte le nazioni a registrarsi come membri di una nuovo Ente mondiale. L’unico al momento esistente è la World Boxing.
A oggi le FN affiliate alla WB sono 45, decisamente poche per sperare di diventare Federazione Internazionale così da potere organizzare i Giochi, a partire da Los Angeles 2028.
Il CIO ha ribadito come limite ultimo per prendere una decisione definitiva, i primi mesi del 2025. Ovvero entro fine febbraio.
L’IBA ha risposto a tutto questo mandando ieri un comunicato alla stampa mondiale in cui è scritta nero su bianco l’intenzione di fare una class action contro il CIO presso la Commissione Svizzera per la Concorrenza .
Ecco uno stralcio del testo.
“Il 26 agosto, l’IBA ha presentato un reclamo formale alla Commissione svizzera per la concorrenza, accusando il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) di dominare ingiustamente il mercato globale per l’organizzazione e il marketing dei Giochi Olimpici. Il CIO sta usando la sua influenza per impedire ai pugili di partecipare alle Olimpiadi se la loro Federazione Nazionale è affiliata all’IBA, il che viola gli standard di concorrenza leale previsti dalla legge svizzera. Le recenti azioni del CIO sottolineano ulteriormente questo problema. Ha fatto pressione sui Comitati Olimpici Nazionali (NOC) affinché escludessero le Federazioni Nazionali affiliate all’IBA dalla loro adesione e limitassero qualsiasi relazione formale tra i NOC e queste Federazioni. L’IBA sostiene che questo comportamento è illecito e lo ha sollevato presso la Commissione svizzera per la concorrenza, aggiungendosi alle precedenti preoccupazioni legali.
In risposta a questa situazione, l’IBA invita tutte le sue Federazioni nazionali a unirsi all’azione legale contro il CIO in Svizzera. Lavorando insieme, possiamo aumentare le nostre possibilità di porre fine a questa pressione sia da parte del CIO che dei NOC. Le Federazioni nazionali interessate a unirsi alle azioni legali devono contattare l’IBA il prima possibile.”
La boxe si allontana sempre di più dal principale evento per il dilettantismo mondiale.

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