
Secondo il sito di notizie olimpiche insidethegames.biz, solitamente bene informato, l’avventura della World Boxing è giunta alla fine. L’olandese Boris van per Vorst e la Federazione da lui presieduta non avrebbero ottenuto alcun risultato. Neppure l’intervento autorevole e pressante del CIO, compreso l’ultimatum di Thomas Bach: “O fuori dall’International Boxing Association o niente Olimpiadi”, ha prodotto gli effetti desiderati.
Al momento sono 42 i Paesi (Italia compresa) affiliati alla World Boxing, che ha annunciato con enfasi le ultime cinque adesioni. (foto sotto: Il World Boxing riceve una spinta post-olimpica con l’annuncio di cinque nuove Federazioni Nazionali affiliate).
Taipei, Pakistan, Bhutan, Fiji ed Ecuador.

La boxe, è entrata nel giro olimpico a St Louis 1904 e non ne è mai uscita (con l’eccezione di Stoccolma 1912, essendo uno sport bandito dalla legge svedese), rischia sempre di più di rimanere fuori dai Giochi.
Parigi ’24 potrebbe essere stata la sua ultima apparizione.
Il programma di Los Angeles ’28 è stato ufficializzato (foto sotto) e il pugilato non c’è. Perché? Come già detto più volte, ha bisogno di una Federazione Internazionale che lo gestisca e questa per il CIO non può essere l’IBA.
Ha detto alla vigilia dei Giochi parigini Kit McCornell, direttore sportivo del Comitato Olimpico Internazionale.
“Il Comitato Esecutivo del CIO ha chiarito che questa deve essere l’ultima volta che un simile processo (l’organizzazione del torneo olimpico, ndr) può essere intrapreso dal CIO. A seguito della decisione della Sessione del CIO dello scorso anno, l’inclusione della boxe dal programma olimpico di LA ’28 è sospesa e non confermata. Se non ci sarà un organismo di pugilato sostenuto e guidato dalle Federazioni Nazionali, non saremo nella posizione di includere questo sport nel programma olimpico. Spetta quindi alle Federazioni Nazionali guidare questo cambiamento e operare per creare un organismo con cui possiamo lavorare in collaborazione, perché non possiamo andare avanti con la situazione attuale. La sessione del CIO a Mumbai nel 2023 ha anche chiarito che l’IBA non sarà coinvolta nell’organizzazione del torneo di boxe a LA ’28, qualora la boxe fosse inclusa nel programma sportivo.”

Ci saranno cinque nuovi ingressi: lacrosse, baseball e softball, squash, flag football e cricket. Ma niente pugilato.
Il contrasto tra Umar Kremlev e Thomas Bach si è acuito durante i Giochi di Parigi ’24 fino a diventare insanabile.
Bach non si ricandiderà alla presidenza del CIO. Le elezioni si terranno all’interno della 143esima Sessione ad Atene, dal 18 al 21 marzo 2025. I candidati dovranno ufficializzare la loro posizione entro il prossimo 16 settembre. Si fanno i nomi di Kirsty Coventry, Nicole Hoevetsz, Sebastian Coe, Juan Antonio Samaranch jr, il principe Feisal al Husein e Giovanni Malagò.
A questo punto l’unica soluzione ipotizzabile per far tornare la boxe all’interno di LA28 è, situazione impensabile con Bach, quella di un tentativo di riconciliazione tra l’IBA di Umar Kremlev e il nuovo presidente del CIO, nei primi mesi del 2025. Ma qui rischiamo di sconfinare nel mondo della magia.
Per ora è tutto.

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