
Sports Illustrated, tra le riviste che parlano di sport è la più popolare del mondo.
Il 16 del prossimo mese celebrerà i suoi primi 70 anni di vita. È stata la prima a superare il milione di copie di vendita. Ha avuto, negli anni migliori, un picco di 43 milioni di lettori. E anche ora che, come il resto della stampa di ogni Paese, attraversa una fase di crisi, si assesta comunque attorno al milione di copie vendute.
Lo Speciale Olimpiade è uno dei numeri più attesi. Le storie dei protagonisti dei Giochi e, soprattutto, le previsioni degli esperti di SI su chi vincerà le medaglie in ogni disciplina in programma scatenano interesse e curiosità.
SI è una rivista che ama la boxe. Nel 1999 ha scelto come sportivo del secolo Muhammad Ali, apparso tra l’altro 40 volte in copertina. Meglio di lui sulle cover solo Michael Jordan.
Il numero olimpico deviato a Parigi ’24 è uscito in questi giorni. Nei pronostici sulle medaglie del pugilato figurano tre componenti della squadra italiana.


Bronzo per Giordana Sorrentino nei 50 kg.
La vittoria su Nina Radovic, nonostante un arbitraggio imbarazzante (Artabayar Byambababayar della Mongolia), al torneo di qualificazione le ha consegnato il pass. A Parigi si giocherà al meglio le sue possibilità. Potrebbe confermare il pronostico americano.


Argento per Aziz Abbes Mouhiidine nei 92 kg.
L’oro per SI andrà a Julio Cesar La Cruz. Il cubano è un fuoriclasse, ha vinto tanto (un oro olimpico e quattro mondiali nei mediomassimi; un oro olimpico e un mondiale nei massimi), ma quello che vedremo in Francia non dovrebbe essere lo stesso che abbiamo ammirato fino a Tokyo 2020. La Cruz ha 35 anni e credo proprio che Aziz abbia già dimostrato di poterlo battere. Nella finale del Mondiale 2021 a Belgrado, ad esempio. Lo so, così non dice il risultato ufficiale, e quello è l’unico che fa testo. Eppure…
“Posso dire che i cartellini di tre giudici su cinque (Canada, Ucraina e Ungheria) nel primo round sono stati ingiusti nei confronti dell’azzurro che quella ripresa l’aveva vinta?
Che la ferita all’arcata sopracciliare sinistra di Abbes è stata provocata da una testata (involontaria) del cubano e non era figlia di un colpo?
Che l’arbitro ha richiamato tre volte La Cruz per combattimento a testa bassa senza mai pensare di trasformare quegli ammonimenti formali in un richiamo ufficiale?
Che a mio avviso l’italiano aveva vinto (come del resto hanno visto quattro giudici su cinque) anche la terza ripresa?” (dalla cronaca dopo quella finale). Aziz Abbes Mohiidine è in crescita, il cubano è fortissimo ma meno di quanto non lo sia stato in passato. Credo che il favorito sia l’azzurro. Sul ring dovrà confermarlo.


Oro per Irma Testa nei 57 kg.
E qui siamo d’accordo, anche se Sports Illustrated ignora Yu-ting Lin di Taipei, classe 1995 (due ori mondiali, uno nei pesi piuma, uno nei pesi gallo). A me sembra che la torrese per classe, esperienza e risultati, meriti il ruolo di favorita. L’oro olimpico è l’unica medaglia che manca alla collezione. Un solo dubbio, appartiene al passato, all’estate di un anno fa. Nella semifinale dei Giochi Europei di Cracovia, Irma mi era sembrata stanca, la velocità di esecuzione non era la solita, le erano mancate soprattutto quelle che sono le sue doti principali. Misura e scelta di tempo. Ho pensato fosse la conseguenza di una condizione fisica non ottimale. Non per difetto di preparazione o mancanza di impegno, ma per fatica a rientrare nel limite della categoria. Il peso può trasformarsi in un incubo, un demone che ti accompagna giorno e notte. Il rivale più difficile da affrontare. Poi ci si è messa l’operazione allo scafoide. Ma il gruppo assicura che la condizione è la migliore. E allora io punto su di lei. Merita questa gioia.

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