Boxe, calcio o kickboxing. Pro o dilettante. Lauren è sempre la migliore

Lauren Price aveva tre anni, quando Linda e Derek si sono presi cura di lei.
Le assistenti sociali avevano stabilito che i genitori non erano in grado di crescere la bambina. Meglio affidarla ai nonni. La piccola lasciava la nativa Newport e si trasferiva a Ystrad Neymach, entrambe in Galles.
Aveva otto anni quando la maestra ha dato un tema alla sua classe.
Quali sono i vostri tre obiettivi nella vita?
Domanda impegnativa per dei ragazzini.
Lei non ci pensava molto su, aveva già scelto.
Metteva nero su bianco e consegnava il compito.
Voglio diventare campionessa mondiale di kickboxing, voglio giocare a calcio a livello internazionale, voglio disputare un’Olimpiade”.
Voglio, voglio, voglio. 
Non sembravano sogni o desideri, erano obiettivi primari, era imperativo raggiungerli.
Dice oggi Lauren.
Nonna Linda mi ha sempre detto che dovevo puntare la Luna, perché se non fossi stata all’altezza, sarei comunque atterrata sulle stelle”.
Aveva 12 anni quando diventava campionessa del mondo di kickboxing, titolo che conquistava per altre tre volte.
Non aveva ancora festeggiato il 18esimo compleanno e aveva già collezionato due presenze con la nazionale maggiore di calcio del Galles. Nelle giovanili le presenze erano 50, aveva anche portato la fascia di capitano dell’Under 19.
Si allenava intensamente, studiava e lavorava.
Prima come insegnante di sostegno, poi come tassista nella compagina dei nonni.
Nel novembre del 2020 Derek se ne andava via per sempre. Lauren accusava la botta, soffriva, poi imparava a convivere con il dolore. 
Intanto aveva scoperto il pugilato.
Il Covid costringeva alla resa anche l’Olimpiade. I Giochi di Tokyo 2020 venivano rinviati all’anno successivo.
Motivi per combattere la ragazza ne aveva mille e uno. Tre match duri, poi la vittoria in finale contro la cinese Qian Li, la medaglia d’oro per la prima volta finiva in Galles.
Tre obiettivi su tre centrati. A 27 anni (il prossimo 25 giugno ne compirà trenta) aveva realizzato quello che sembrava solo il sogno di una bambina.
Ma non era ancora finita.
L’11 maggio scorso, a Cardiff, conquistava il titolo mondiale WBA/IBO dei pesi welter battendo Jessica McCaskill per TD al nono round, la rivale aveva una brutta ferita attorno all’occhio sinistro. Alla lettura dei cartellini, la conferma del dominio di Lauren (otto punti di vantaggio per tutti e tre i giudici).
Mondiale di kickboxing, calciatrice a livello internazionale, campionessa olimpica e titolare di un mondiale professionisti nel pugilato.
Non credo ci sia da spiegare perché il suo soprannome sia La Tigre.

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