Los Angeles 2028, perché la boxe è fuori. I 29 sport in programma

Ha destato stupore, indignazione e perplessità l’annuncio del CIO sulla posizione del pugilato nel programma olimpico, a partire da Los Angeles 2028.
Per rendere più chiaro il messaggio, pubblico il testo integrale delle dichiarazioni fatte da Kit McConnell, direttore sportivo del Comitato Olimpico Internazionale (nel precedente articolo ne avevo riprodotto uno stralcio, non a tutti è stato sufficiente per capire).
Il Comitato Esecutivo del CIO ha chiarito che questa deve essere l’ultima volta che un simile processo (l’organizzazione del torneo olimpico, ndr) può essere intrapreso dal CIO. A seguito della decisione della Sessione del CIO dello scorso anno, l’inclusione della boxe dal programma olimpico di LA ’28 è sospesa e non confermata. Se non ci sarà un organismo di pugilato sostenuto e guidato dalle Federazioni Nazionali, non saremo nella posizione di includere questo sport nel programma olimpico. Spetta quindi alle Federazioni Nazionali guidare questo cambiamento e operare per creare un organismo con cui possiamo lavorare in collaborazione, perché non possiamo andare avanti con la situazione attuale. La sessione del CIO a Mumbai nel 2023 ha anche chiarito che l’IBA non sarà coinvolta nell’organizzazione del torneo di boxe a LA ’28, qualora la boxe fosse inclusa nel programma sportivo.
L’appello alle Federazioni Nazionali, già fatto in passato, ha finora dato risultati deludenti.
È nata un’altra Federazione, aspira a diventare l’organismo mondiale del pugilato dilettantistico. La World Boxing ha fatto il suo primo congresso a novembre 2023. Presenti 26 delle 27 Federazioni affiliate. 
Il budget operativo dell’associazione, dichiarato tempo fa dai suoi stessi dirigenti, è di 900.000 dollari annui. 
La sua presenza politica e promozionale nel mondo del pugilato è deludente.
L’International Boxing Association ha 204 Federazioni affiliate.
A dare forza al suo budget, il rinnovo biennale (2023-2024) dell’accordo con la Gazprom per 50 milioni di dollari. Organizza i campionati del mondo e, con l’EUBC, i campionati europei.
Quest’anno i premi per i campionati del mondo (ottobre, Astana nel Kazakistan, per le donne; novembre per gli uomini) saranno di 400.000 dollari per l’oro, 200.000 per l’argento, 100.000 per il bronzo.
Nel 2027 saliranno a 1 milione di dollari, 500.000 e 250.000.
Questa è la situazione.
Riepilogo.

I ventinove sport inseriti dal CIO nel programma dell’Olimpiade di Los Angeles 2028


Oggi, 21 marzo 2024, il pugilato (come da tabella sopra) è fuori dall’Olimpiade di Los Angeles 2028. 
Il CIO ha affermato che, anche nel caso la boxe dovesse essere reinserita, l’IBA non potrà organizzare il torneo.
Il CIO ha ribadito che non intende più gestire con una propria Task Force preolimpiche e Giochi.
Il CIO ha confermato quanto scritto nel suo regolamento esecutivo: per avere una possibilità di partecipare alle Olimpiadi uno sport deve essere gestito da una Federazione Internazionale.
Al momento, 21 marzo 2024, l’IBA è fuori. 
La World Boxing è quello che ho scritto in questo articolo.
Questi sono i fatti.
Poi ci sono le voci che circolano nell’ambiente, che però non possono essere trasformate in notizia.
Ad esempio il possibile finanziamento di una multinazionale americana che affianchi con una offerta consistente la NBC (il grande network televisivo americano che, comprando dal CIO i diritti di trasmissione, è in pratica il principale sponsor dei Giochi). 
Si dice: gli Stati Uniti vogliono la boxe alle Olimpiadi.
Io dico, forse la vogliono.
Oggi il pugilato amatoriale attrae molto meno di un tempo. Negli States adorano sempre di più la violenza sportiva, lo scontro fisico. La boxe olimpica ignora il knock down, mettendolo alla stessa stregua di un diretto tirato con poca convinzione. L’assenza quasi totale del ko è un altro elemento che va contro i gusti degli statunitensi. Il basso livello di arbitri e giudici contribuisce a rendere meno credibile lo spettacolo. 
Tutto contribuisce ad abbassare l’indice di gradimento.

C’è un calo di popolarità anche nel professionismo. La boxe non figura tra i 100 programmi sportivi più visti negli ultimi due anni, lì dove il Football Americano piazza 75 eventi.
Showtime ed HBO, storiche case della boxe televisiva, hanno chiuso le porte alla nobile arte. I network la ignorano. 

La NBC potrebbe quindi pensare di abbandonare la barca, anche se farlo in casa significherebbe correre un rischio.
E anche con le supposizioni ho chiuso.
Io ci ho provato. So bene che sui social l’unica cosa importante è battere sui tasti del computer e proporre le proprie opinioni spacciandole per fatti.
Leggere quello che c’è scritto nell’articolo, spesso, è un’opzione non prevista. 
È Internet, bellezza.


,

Una replica a “Los Angeles 2028, perché la boxe è fuori. I 29 sport in programma”

  1. Avatar leonardo pisani
    leonardo pisani

    Situazione nera e il futuro sarà peggio

Lascia un commento