IBA fuori, World Boxing ferma. Che succederà ai dilettanti?

La World Boxing dovrebbe essere il nuovo Ente che, sostituendosi all’IBA, dovrebbe relazionarsi con il Comitato Olimpico Internazionale e gestire l’attività del pugilato dilettantistico, Giochi compresi.
È nata lo scorso aprile, da maggio sono stare aperte le adesioni. Alla fine di quel mese avrebbero dovuto essere rese note le Federazioni Nazionali che avevano optato per il nuovo Ente.
Al momento, hanno lasciato l’International Boxing Association e sono entrate nella World Boxing solo Stati Uniti e Svizzera. Neppure l’ufficializzazione dell’esclusione dell’IBA dal pugilato olimpico, sancita dal CIO, il 22 di questo mese, ha generato nuovi adepti.
La gestione è affidata a un Comitato composto da… 
Matthew Holt, amministratore, Gran Bretagna.
Tyson Lee, presidente, Stati Uniti. 
Karin Mattsson, membro del Consiglio, Svezia.
Michael Mueller, segretario generale, Germania. 
Karina Picson, dirigente addetta alle competizioni, Filippine.
Lauren Price, rappresentante degli atleti.
Richard Torrez Jr, rappresentante degli atleti.
Keith Walker, Nuova Zelanda.
Boris van der Vorst, Olanda.
Simon Toulson, segretario generale ad interim (senza diritto di voto).
In altre parole, neppure le Federazioni Nazionali che hanno uomini al comando (con la sola eccezione degli Stati Uniti per Tyson Lee) hanno ancora aderito.
La World Boxing ha fissato il suo primo Congresso Elettivo per il 24 e 25 novembre 2023. In quell’occasione saranno eletti Presidente, Vice Presidente, Comitato Esecutivo, Presidente dei Comitati, rappresentati degli atleti. Le candidature dovranno essere presentate entro il 25 agosto 2023.
Cioè, mancano meno due mesi alla scadenza delle candidature e la World Boxing è ancora legata a due sole Federazioni Nazionali.
Ho scritto al nuovo ente, volevo capire come si stesse evolvendo la situazione e quale potesse essere il futuro del pugilato olimpico. La prima volta Boris van der Vorst mi ha risposto dicendo che al momento erano troppo impegnati nella costituzione della WB, ma che lui stesso si sarebbe reso disponibile a breve per un’intervista. Aspetto ancora una risposta alla seconda email.
La World Boxing ha annunciato l’inizio della sua attività organizzativa per fine anno, facendo sapere che tratterà l’intero pugilato: dagli Youth agli Elite.
Al momento può farlo con due squadre.
Ripeto.
Il CIO non si pronuncia, la World Boxing non fa passi in avanti, le Federazioni Nazionali restano in attesa di un suggerimento o sperano che qualcun altro faccia il primo passo. La Federazione Pugilistica Italiana ha detto ufficialmente, per bocca del presidente Flavio D’Ambrosi, che rimane (giustamente, essendo in suoi finanziamenti legati al duo CONI&Sport e Salute)  in attesa delle disposizioni del CONI. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, attraverso le parole del presidente Giovanni Malagò, ha detto che attende chiarimenti da parte del CIO.
Io aspetto che si chiariscano fra di loro. 
I pugili di tutto il mondo? Ho idea che i premi offerti dall’IBA (nel 2024, 400.000 dollari per il vincitore, 200.000 all’argento, 100.000 ai due bronzi; dal 2027: 1.000.000 al vincitore, 500.000 all’argento, 250.000 ai due bronzi) siano una calamita irresistibile.
E poi, se la World Boxing fatica a mettersi in moto, come potrebbero le Federazioni Nazionali accedere a un’attività costante?
Intendo tutti, dai giovanissimi ai campioni.


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