
Domani, 30 giugno, le semifinali degli European Games. Per Federico Emilio Serra (51 kg) e Aziz Abbes Mouhiidine (92 kg) vincere significherebbe ottenere il pass per l’Olimpiade di Parigi 2024.

Per il resto della squadra azzurra (Giordana Sorrentino 50 kg, Irma Testa 57 kg e Salvatore Cavallaro 80 kg) il raggiungimento della finale sarebbe il premio per il gran lavoro fatto nel torneo di Cracovia. Loro hanno già staccato i biglietti per i Giochi.
Entriamo nel cuore delle cinque semifinali che toccano l’Italia.

FEDERICO EMILIO SERRA
vs SAMET GUMUS (Turchia)
Si sono già affrontati un anno fa a Ozam (Algeria), nella semifinale dei Giochi del Mediterraneo. Vittoria chiara dell’italiano. Di quel torneo, oltre alla medaglia d’oro poi conquistata, Federico ricorda i sacrifici, la sofferenza (causata da fame e sete) per rientrare nei limiti di peso.
Ora lo scontro si ripropone e vale il pass per l’Olimpiade di Parigi ’24.
Serra (foto FPI) è arrivato al pugilato per capire quale potesse essere il suo futuro. Era un ragazzo, diciamo, vivace. La boxe ha disciplinato la sua irruenza e gli ha insegnato ad affrontare i pericoli usando anche la testa, non solo il fisico.
Gumus ha vinto l’oro agli Europei Under 22 in Croazia nei 54 kg.
Ha cominciato a boxare quando aveva 13 anni, a quindici era già nel giro della Nazionale. Sette volte campione turco. Mancino, ha un buon sinistro lungo anche se quando lo porta si scopre troppo, al punto da esporre l’altro lato lasciando spazio al gancio sinistro del rivale.
Preferisce attaccare piuttosto che difendersi. È veloce.

SALVATORE CAVALLARO
vs OLEKSANDR KYYZHUIAK (Ucraina)
L’ucraino compirà 28 anni il prossimo 8 agosto.
Ha un passato importante. Argento ai Giochi di Tokyo 2020, oro ai Mondiali di Amburgo 2017, due ori agli Europei nel 2017 e 2019 (quando sconfisse proprio Cavallaro in finale). Eletto nel 2020 miglior pugile dell’anno dall’AIBA (all’epoca si chiamava ancora così). Ha un record di 125-15-0. Boxa su ritmi alti, è aggressivo, pressa. Porta soprattutto ganci, a volte sbracciando eccessivamente. È numero 12 della classifica mondiale nei 75 kg, categoria in cui finora ha militato.
Tra i 75 kg, Salvatore Cavallaro (foto CONI.IT & Pagliaricci/Ferraro) è il numero 1 dell’IBA. Bronzo ai Mondiali di Belgrado 2021, un argento e tre bronzi agli Europei. Anche lui, come il rivale, ha già il pass olimpico in tasca. Negli 80 kg ha conservato ritmo e pesantezza dei colpi. È un guerriero che non si arrende mai. Lo testimoniano le sue esperienze sul ring e nella vita. Mai un passo indietro, sempre lo sguardo protesto in avanti.

AZIZ ABBES MUOHIIDINE
vs MATEUSZ BEREZNICKI (Polonia)
Il polacco Bereznicki è un 22enne di belle speranze.
Volenteroso, con pecche nei colpi dritti. Mobile e irruento.
Ma Mouhiidine (foto FPI) è il numero 1 del mondo. Due volte argento ai campionati mondiali, due ori decisi da una giuria disattenta. Ha le doti per essere un protagonista assoluto. Può salire sul ring contro chiunque pensando di potercela fare. Contro chiunque, cubani compresi. Lo scorso anno, in uno dei pezzi che ho scritto su di lui, raccontavo così la sua dote maggiore: “Nella boxe tempo e distanza regolano l’intero gioco, dettano le regole. La scelta, il controllo di quando qualcosa dovrebbe essere fatta è il confine che divide la vittoria dalla sconfitta. Lui questa dote ce l’ha, ha la giusta scelta di tempo e distanza. Se non la perderà, tra due anni andrà a Parigi, salirà sul ring e combatterà per il premio più grande”. Confermo ogni parola, ha talento. Tutto ora è nelle sue mani.
Se vince stacca il pass per Parigi 2024.

GIORDANA SORRENTINO
vs BUSE NAZ CAKIROGLU (Turchia)
Cliente peggiore Giordana Sorrentino (foto CONI.IT & Pagliaricci/Ferraro) non poteva trovare.
La turca ha un palmares che potrebbe intimorire. Argento a Tokyo 2020, oro ai Mondiali del 2022 e argento a quelli del 2019, tre ori e un argento agli Europei, vincitrice degli European Games. Numero 1 del mondo.
Prima di dare un giudizio definitivo, dobbiamo ricordarci alcune notizie importanti. Non solo il bronzo europeo dell’azzurra, non solo la gioia per la qualificazione già raggiunta, non solo la sua posizione di numero 3 del mondo. Ma anche e soprattutto il modo in cui ha vinto i match in questi European Games. Non si ferma davanti a nessun ostacolo. È fatta così. Punta l’obiettivo e viene avanti, avanti e ancora avanti alla ricerca del modo giusto per portare a casa la vittoria. È una combattente. Ma non una di quelle tutte sventole e colpi sparati al cielo. No, la sua è una boxe di valore. È con questa accoppiata (coraggio/bravura) che salirà sul ring per sovvertire il pronostico.

IRMA TESTA
vs SVETLANA CAMELO STANEVA (Bulgaria)
A 33 anni Svetlana sembrava dovesse avere il meglio alle spalle. Due argenti agli Europei, un bronzo ai Mondiali del 2012. Poi, quest’anno è tornata protagonista arrivando sino ai quarti dei Mondiali di New Delhi, dove è stata sconfitta da Lin Yu-ting. Successivamente l’IBA ha squalificato l’atleta di Taipei per non aver rispettato le regole di eleggibità per genere. E la Staneva è diventata medaglia di bronzo.
Irma Testa (foto CONI.IT & Pagliaricci/Ferraro) ha conquistato il diritto a disputare la sua terza Olimpiade consecutiva, a Tokyo 2020 ha vinto il bronzo. È campionessa mondiale in carica, argento a quelli dei 2022, due ori agli Europei, numero 1 del mondo. L’ago della bilancia è decisamente dalla sua parte. L’ennesima finale importante della carriera è lì, pronta ad accoglierla. Tra un anno lo scenario sarà decisamente più esaltante. I Giochi sono il sogno di qualsiasi pugile ricco di ambizioni, lo sono fin dal primo momento in cui sale su un ring. Stavolta potrà giocarsela sino in fondo.

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