Lenzi contro il gigante. Ha dato il massimo, ma non è bastato


Ha perso per una sfumatura. Ma ci ha provato sino alla fine. Diego Lenzi ha provato a scalare la montagna, il suo avversario Yordan Alain Hernandez Morejon è alto 2.02 per un peso di 110 chili. Più o meno venti centimetri in più dell’azzurro. E fa valere anche il peso, perché più volte quando era alle corde ha poggiato con l’intero corpo contro il nostro pugile.
Un primo round poco lucido di Lenzi che ha subito la supremazia fisica del cubano naturalizzato bulgaro. L’altro ha messo a segno più colpi, lui partendo da troppo lontano ha centrato poco il bersaglio.
Da applausi la seconda ripresa dell’italiano. Il gancio, destro o sinistro, è diventata la specialità della casa e lo ha riportato in partita. Match in perfetto equilibrio.
Due round a pedalare sul ring, a tirare fuori fino all’ultima scintilla di energia per rimettersi in carreggiata, l’appello a ogni risorsa per sparare i ganci che potevano valere il passaggio del turno. Tutto molto bello, ma anche tremendamente faticoso.
Così nel terzo round, quello che decideva la sfida, le energie a disposizione erano meno di quelle che servivano. E ha perso. Di un filo, di un’inezia, di un nulla. Ma ha perso. Resta il rimpianto per qualcosa che poteva andare meglio, per una distribuzione delle energie che poteva essere diversa, per un approccio meno arrembante di quanto fosse necessario nel primo round. Peccato sia andata così.
Nota a margine.
Arbitri e giudici? Sempre peggio.


,

Lascia un commento